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Italia Oggi

Il vino italiano in cerca di un’immagine unitaria ... L’export e le prospettive di sviluppo nell’annuale edizione di Enotria (Uiv)... L’export italiano di vino sta riprendendo forza su quasi tutti i mercati. I dati provvisori 2006 parlano di 18 milioni di ettolitri (+ 16%) per un controvalore di oltre 3 miliardi di euro (+7%), cifre che fanno ritornare l’Italia al vertice mondiale tra i paesi fornitori. Secondo una proiezione al 2010 fatta dalla ricerca Vinexpo-Iwsr, i consumi globali di vino cresceranno di un altro 4,8% e l’Italia dovrebbe conquistare un posto di rilievo in questo incremento.
Non sono però tutte rose e fiori, perché i dati congiunturali non possono nascondere un dato di fondo. I successi italiani sono dovuti alla qualità del prodotto e all’immagine che alcuni produttori o singoli territori hanno saputo dare di sé sui mercati esteri. Manca al nostro paese un’immagine d’insieme, che “sfondi” sui mercati internazionali. Non regge più l’affermazione che, anche in questo settore, l’Italia è fatta da mille campanili, da mille produttori, ciascuno con una sua peculiarità, che non è disposto a cedere a nessuno. Il confronto è ormai globale e non basta più un fidato buyer, che commercializzi un vino italiano su un qualsiasi mercato. Serve un impatto unitario del prodotto Italia, tanto più difficile quanto più urgente. Questo impatto unitario può venire, innanzitutto, d due soggetti, uno pubblico e uno privato. Il primo è stato individuato da molti addetti ai lavori in Buonitalia, la spa voluta nel 2003 dal ministero delle politiche agricole per monitorare con continuità l’evoluzione del mercato a livello globale e per coordinare le iniziative di marketing internazionale nel settore agroalimentare e quindi anche vinicolo; il secondo è dato dalla crescita di un sentire comune da parte dei giovani produttori, che, lentamente, ma costantemente, sostituiscono i genitori nella conduzione aziendale e portano forti spinte innovative nella produzione e nella commercializzazione.
Su questi temi e sui futuri sviluppi di questo progetto si confrontano oggi in un forum a Milano i principali soggetti del mondo del vino, nel corso della presentazione di Enotria, l’annuale pubblicazione dell’Unione italiana vini, che quest’anno accende i riflettori proprio sull’evoluzione dell’export e sulla creazione di un’immagine unitaria del vino nazionale. Per sottolineare l’importanza dell’immagine del vino, nel corso del forum sarà premiato il vincitore del concorso “La promozione del vino italiano nel mondo”, colui che “meglio è riuscito a esprimere con una sola immagine e una frase simbolica la ricchezza e l’unicità della nostra migliore produzione enologica: un’ideale immagine per il brand Italia da spendere in una campagna di comunicazione nazionale destinata ai mercati esteri”, affermano gli organizzatori della manifestazione, voluta da Uiv, insieme a Buonitalia e Agriteam. Hanno avuto accesso alla finale 11 giovani grafici e designer provenienti da tutta Italia.
Andrea Sartori, presidente dell’Uiv, sottolinea la mancanza di’ un marchio paese, a fronte dei tanti sforzi compiuti in diversi ambiti del comparto, non ultimo quelle delle scuole e degli atenei specializzati, da cui escono giova- in preparati in più discipline enologiche. Per Enrico Drei Donà, presidente di Agivi, l’associazione dei giovani produttori vitivinicoli, forte di oltre 140 associati, è importante l’impegno dell’Uiv nei confronti del mondo giovanile. Sia quello dei produttori e degli operatori, che si aprono senza riserve alle nuove tematiche del comparto, sia quello dei consumatori finali. “La speranza”, afferma Drei Donà, “è che il forum ed Enotria rappresentino le prime tappe di un nuovo percorso di consapevolezza e di ricerca da parte di tutto il mondo produttivo”.

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