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Italia Oggi

Coldiretti, valorizzare la qualità ... Valorizzare il territorio e la qualità per accrescere l’export e le quote di mercato: solo così il vino italiano ha forti chances di successo. Le scorciatoie della banalizzazione e della massificazione del prodotto non si adattano al made in Italy: è questo il messaggio forte lanciato ieri al Vinitaly, aperto ieri a Verona, da Coldiretti e Città del vino. Insomma, il modello francese, varato poche settimane fa e che introduce la denominazione Vin de France per i vini di minor pregio, viene bocciato senza appello: niente Igt Italia, per Capirci.
Il presidente di Coldiretti, Sergio Marini, ha invitato a combattere le “insidie e gli interessi particolari, che spingono a delocalizzare il vino dal territorio d’origine, da vitigni specifici, oltre che dalle tradizioni dei luoghi, con il rischio di far perdere al paese importanti opportunità di crescita economica, sociale e ambientale”. Ancora più esplicito il presidente delle Città del vino, Valentino Valentini: “L’Igt Italia non è una soluzione che fa per noi. Al contrario, dobbiamo proseguire sulla strada percorsa in questi ultimi 20 anni e che ci ha portato ai vertici del mercato mondiale, grazie alla fiducia sulla qualità, sulla varietà e sull’identificazione con il territorio”. Niente sconti alla produzione di vini massificati e anonimi, dunque, e nessun gioco al ribasso delle 114 Igt, che invece devono avviare anch’esse un percorso di ulteriore qualificazione, mettendosi al sicuro, per esempio, dall’uso dei trucioli.

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