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Italia Oggi

Controlli erga omnes, via al decreto ... Vino: ieri l’annuncio del ministro delle politiche agricole all’apertura del Vinitaly a Verona.
De Castro: sarà centrale la terzietà delle verifiche di filiera... Le voci circolate alla vigilia del Vinitaly sono state confermate: il ministro delle politiche agricole, Paolo De Castro, ha annunciato, all’apertura della manifestazione veronese, di aver firmato il decreto che rende generali i controlli erga omnes su tutta la filiera del vino. Finisce così, dopo oltre tre anni, quel regime transitorio che avrebbe dovuto durare solo pochi mesi e che ha visto impegnati oltre 20 consorzi di tutela nella messa a regime dei controlli in vigna e in cantina. Un regime transitorio, che non ha mancato, in questo lungo periodo, di suscitare critiche e mugugni, anche violenti, soprattutto in alcune categorie professionali e tra alcuni grandi produttori.
Va però sottolineato che in molti consorzi questa serie di controlli è stata invece accolta subito con lo spirito giusto; non come occhiuto e fiscale controllo di rappresentanti dei produttori (i consorzi) in casa di altri produttori fuori dai consorzi stessi. Altre perplessità, ora superate da questo decreto, erano sorte tra molti vignaioli, che si vedevano penalizzati rispetto ad altri, le cui denominazioni non stavano subendo i controlli erga omnes. In ogni caso, ora la strada sembra in discesa; ma non tutto è a regime, anzi. Passeranno ancora mesi prima che i consorzi, prima esclusi dalla sperimentazione, si mettano a regime. Inoltre, restano sempre nell’aria sia la riforma comunitaria dell’Ocm vino sia la riscrittura della legge n. 164.
Su questo il ministro De Castro, a margine dell’inaugurazione, è stato molto chiaro. E anzi ha lasciato la porta aperta a coloro che non avevano mai accettato il “provvedimento erga omnes. “La firma di questo decreto”, ha detto il ministro, “è solo una tappa; con gli assessori regionali abbiamo tracciato un percorso molto chiaro, che vedrà la sua conclusione con la riforma della 164, in cui inseriremo una nuova metodologia che dovrà guidare lo sviluppo futuro del sistema vino. Centrale a questo proposito”, ha sostenuto ancora De Castro, “sarà la terzietà dei controlli di filiera, così come già avviene per tutti gli altri prodotti agroalimentari certificati in Italia, come le Dop e le Igp”. Di più il responsabile del ministero delle politiche agricole non ha voluto dire: nè chi saranno questi soggetti terzi, che dovranno fare i controlli, nè i tempi entro cui vedrà la luce la riforma della 164. È già un fatto che, dal 4 agosto scorso, con un apposito decreto, il ministero ha demandato le sanzioni per le irregolarità riscontrate dai consorzi all’Icq, ex ufficio repressione frodi.

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