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Italia Oggi

Vini, la carica dei doc ... Quasi 500 bollini. Produttori in calo. L’Ismea traccia la mappatura della vinicoltura regionale...
Continua la crescita dei vini di qualità italiani, sia nella produzione sia nei consumi, mentre cala il numero dei produttori, diminuito di oltre il 60% nell’arco di vent’anni. Oggi il patrimonio nazionale della vitivinicoltura, che ha visto l’anno scorso 15 nuovi ingressi, conta 477 denominazioni registrate (dati luglio 2006), di cui 320 Doc, 123 Igt e 34 Docg. Allo stesso tempo, però, le aziende vitivinicole sono diventate circa 600 mila, contro 1,6 milioni della metà degli anni 80.
Sono alcuni dei dati più rilevanti emersi dalla mappatura della vitivinicoltura regionale di qualità italiana, tracciata dall’Ismea nel suo rapporto “I vini Doc e Docg”, realizzato con il contributo del Mipaaf Produzione.
Dal punto di vista geografico, per quanto riguarda le macroaree la maggior parte delle denominazioni d’origine appartiene al Nord Italia, con 192 riconoscimenti registrati, tra cui oltre il 50% dei Docg. A seguire troviamo il Centro Italia con 113 vini qualificati, il Sud con 108 e le isole con 64. A livello regionale, invece, guida il Piemonte con ben 55 vini a denominazione, seguito da Toscana (46) e Veneto (37).
Con riferimento al trend dell’ultimo decennio, emerge dalla ricerca una tendenza all’aumento della produzione di vini di qualità, cresciuta in Italia di oltre il 40% (+4,4% di media ogni anno). Un andamento che ha permesso al valore assoluto di passare da 10,3 milioni di ettolitri a 15 milioni, Consumi. Crescita pari a circa il 30% per i consumi interni nell’ultimo decennio, sebbene i dati siano contraddistinti da alti e bassi. I consumi di Doc, Igt e Docg sono passati da 6,3 milioni di ettolitri a più di 8,5, aumentando ogni 12 mesi a un tasso medio di circa il 3%. Più lento l’export, che in dieci anni è cresciuto appena del 3%, passando da 4,4 a 4,5 milioni di ettolitri.

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