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Italia Oggi

Vini di qualità, i controlli si allargano ... Un decreto Mipaaf riordina la normativa in materia di Vqprd. In arrivo procedure standardizzate Verifiche su tutte le Doc. Cambiano i requisiti per le ispezioni... Semplificazione delle procedure di controllo, riduzione dei costi a carico dei viticoltori, estensione dei sistema a tutte le produzioni Vqprd. Si conclude, così, la prima puntata del restyling del sistema di controllo e di vigilanza delle produzioni tipiche di qualità riconosciute a livello comunitario e nazionale, che vede fra i suoi prossimi obiettivi la revisione della legge n. 164/1992. Il decreto del Mipaaf del 29 marzo 2007, pubblicato nella G. U. n. 89 del 17 aprile, oltre a innovarla, procede a un coordinamento tecnico-amministrativo della disciplina normativa, a uso e consumo dei soggetti pubblici e privati coinvolti dalla sua applicazione. L’obiettivo è quello di arrivare a un’omogeneità nelle verifiche delle procedure relative alle fasi dei processo produttivo e quindi assicurare, attraverso la tracciabilità del prodotto, vini di qualità e tutela dei consumatori. Vediamo i tratti salienti del provvedimento.
Soggetti idonei a espletare i controlli. Sono quattro i soggetti legittimati a effettuare i controlli sulle produzioni Vqprd: i consorzi di tutela; le associazioni dei consorzi di tutela; gli enti pubblici; gli organismi privati che vengono proposti per il riconoscimento da almeno il 75% della filiera. Condizione sine qua non per il rilascio dell’autorizzazione è il possesso dei nuovi requisiti, previsti in allegato al presente decreto e l’adempimento degli obblighi prescritti. Questi vanno dalla documentazione sullo stato giuridico, sull’idoneità e competenza del personale addetto alle verifiche, all’attestazione della sussistenza della rappresentatività, alle dichiarazioni relative all’assolvimento degli obblighi connessi al ruolo. Particolare importanza rivestono il piano dei controlli e il prospetto tariffario applicato, che dovranno ora essere conformi allo schema tipo predisposto dal ministero. Chi, invece, al momento dell’entrata in vigore del decreto è già operativo mantiene la propria autorizzazione per un altro triennio, purché si metta in regola entro un anno con le nuove prescrizioni e, ovviamente, possieda i requisiti minimi di legge.
Prodotti sottoposti a controllo. Tutte le Do devono essere sottoposte a verifica. Due le opzioni per individuare il controllore. La filiera vitivinicola regionale, propone alla regione nei sei mesi successivi all’entrata in vigore del decreto un consorzio di tutela. Se questo non ha i requisiti o se non vi è alcuna segnalazione tocca all’ente territoriale scegliere. Entro un mese dall’incarico il soggetto deputato alle verifiche dovrà trasmettere al ministero e alla regione tutta la documentazione di legge. Nel caso di sovrapposizioni fra zone di produzione di più Do e fra soggetti deputati al controllo, è sempre la regione, d’intesa con il ministero, a stabilire il soggetto incaricato in via esclusiva.
Procedura di autorizzazione. Il ministero deve emanare il decreto di autorizzazione entro 30 giorni dalla presentazione della documentazione. L’autorizzazione ha validità triennale e può essere revocata ogni qualvolta vengano meno i requisiti di legge o sia contestata una violazione del piano dei controlli o dei prospetto tariffario. Obblighi degli operatori. Innanzitutto essi sono tenuti a collaborare all’attività di controllo, mettendo a disposizione dei soggetti incaricati la documentazione richiesta e consentendo ai medesimi l’accesso in azienda. Le ditte che imbottigliano vini doc, possono, inoltre, scegliere, nel rispetto di quanto indicato nel piano di controllo, due strade alternative per garantire la tracciabilità del prodotto. Apporre sulle bottiglie di capacità non superiore a 60 litri l’apposita fascetta identificativa, stampata dall’Istituto poligrafico dello stato e con numerazione progressiva, che attesta l’avvenuto controllo. Oppure, in alternativa, indicare il lotto che l’azienda imbottigliatrice attribuisce alla partita certificata e che comunica al soggetto autorizzato quando viene rilasciato il parere di conformità.

Controlli sui vini Vqprd...
Soggetti autorizzati - Consorzi di tutela, associazioni dei consorzi di tutela, enti pubblici, organismi privati scelti dalla filiera, soggetti già autorizzati che hanno i requisiti.
Procedura di autorizzazione - Rilascio a cura del Mipaaf entro 30 giorni dalla presentazione della documentazione da parte del richiedente. Validità tre anni se permangono le condizioni.
Obblighi degli operatori - Etichettatura conforme alle prescrizioni di legge, disponibilità della documentazione e accesso libero all’azienda.
Vigilanza sui soggetti che effettuano il controllo - A cura del ministero secondo i criteri da fissare entro due mesi dall’entrata in vigore del decreto.

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