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Italia Oggi

Vino, il proibizionismo è dannoso ... Coldiretti e Verdi contro il ddl sulla semplificazione che vieta in rendita di alcolici in autostrada. Duro colpo per uno dei souvenir più apprezzati dagli stranieri... per quasi uno straniero su due (45%), a mantenere vivo il ricordo dell’Italia, ha sottolineato la Coldiretti sulla base di una ricerca dell’Istituto Piepoli-Leonardo-Ice, sono il cibo e il vino made in Italy, che raggiungono il valore più elevato per i cittadini svedesi (70%) e americani (58%) e il più basso per quelli cinesi (31%) e russi (28%). Inoltre secondo i dati dell’Osservatorio internazionale del turismo enogastronomico per oltre i due terzi (68%) degli stranieri lo shopping del gusto è tra i fattori di scelta di una destinazione turistica. Ma uno tra i souvenir più apprezzati dai vacanzieri italiani ed esteri in Italia potrebbe subire un duro colpo, con conseguenti effetti dannosi su tutto il settore vitivinicolo e sul made in Italy agroalimentare.
È l’allarme lanciato da Coldiretti nel commentare i contenuti dell’art. 9 del disegno di legge sulla semplificazione degli adempimenti amministrativi connessi alla tutela della salute, presentato al Senato da esponenti del governo, compreso il ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro, che prevede appunto il divieto di vendita di bevande alcoliche nelle aree di ser vizio autostradali. Una denuncia che segue quella fatta nei giorni scorsi dai senatori Verdi Loredana De Petris, capogruppo in commissione agricoltura, e Gianpaolo Silvestri, vicepresidente della commissione sanità.
“L’acquisto di uno dei prestigiosi vini italiani durante gli spostamenti in autostrada come ricordo delle vacanze rappresenta una forma di promozione eccezionale per il made in Italy alimentare, ma anche una fonte di reddito diretta per gli imprenditori vitivinicoli dei territori attraversati”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che disegno di legge rischia di determinare danni irrecuperabili a un settore simbolo del rilancio dell’agroalimentare nazionale, che ha saputo conquistare un successo internazionale di fronte a temibili concorrenti e per questo ci auguriamo un deciso intervento del Parlamento per modificare questa grave disattenzione”.
La scelta di una bottiglia divino locale per ricordare un luogo appena visitato, hanno sottolineato dalla Coldiretti, “è uno dei comportamenti più diffusi, che alimenta una fiorente economia territoriale”. A conferma di ciò, secondo il V rapporto Città del Vino/Censis il turismo enologico, ha ricordato la Coldiretti, è un fenomeno in crescita in Italia, con oltre 2,5 miliardi di euro di fatturato e 4 milioni di enoturisti che frequentano le 551 città del vino e con le 112 strade del vino che hanno raddoppiato il numero di visitatori nel giro di tre anni.
Contrari al divieto anche i senatori De Petris e Silvestri, secondo i quali “imboccare la china del proibizionismo possa ad accentuare i comportamenti trasgressivi, in particolare nei giovani, e danneggia l’immagine di un prodotto, come il vino, che non merita di essere associato al rischio e agli eccessi di consumo, Per la sicurezza stradale”, hanno aggiunto i senatori, “occorrono campagne mirate e controlli più efficaci e frequenti. Con questa convinzione, ci esprimeremo per la modifica dell’art. 9 in commissione e in aula, tenendo conto che i percorsi del turismo stradale sono una importante vetrina peri prodotti agroalimentari del territorio”.

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