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Italia Oggi

La birra è regina nei pasti fuori casa ... Indagine Assobirra: nel 2006 consumi a +3%... Il consumo di birra da parte degli italiani è cresciuto, nel 2006, del 3% portando così la quota pro capite annua a 30,3 litri. Una percentuale che rappresenta il massimo storico per l’Italia dove inizia a profilarsi un testa a testa nei consumi di birra e di vino, se non addirittura uno storico sorpasso in alcuni casi. Un buon risultato che però non è servito a far risalire al nostro paese la classifica dei consumi, visto che l’Italia resta fanalino di coda in Ue con meno della metà dei consumi medi europei. È quanto ha rilevato Assobirra, che ha presentato ieri l’indagine di mercato “Gli italiani e la birra”, realizzata dalla Makno, su un campione di 1.500 persone rappresentativo di 49 milioni di adulti.
Nei consumi enogastronomici fuori casa (al bar, in pizzeria ma anche al ristorante) dei giorni feriali l’indagine statistica ha rivelato che il 19,8% dei consumi sono attribuiti alla birra e il 18,8% al vino. Rispetto all’anno scorso c’è stata infatti una diminuzione per il vino (era al 25,2% nel 2006 e addirittura al 38,5% nel 2004) e una crescita del +4% per la birra. Passando invece al consumo di bevande durante i pasti, sempre fuori casa ma nel week-end, le posizioni sono invertite, ma il trend non viene modificato: il vino si afferma (43,6%, in discesa rispetto al 46,6% dello scorso anno), ma con un ridotto distacco rispetto alla birra (+4% dal 37,4% al 38,9%). Stabile invece il consumo della birra nei pasti a casa (4,4%) mentre è tornato ai livelli del 2005 (13,1%) dopo la flessione nel 2006 il consumo della birra fuori pasto.
E se si è esteso anche l’universo degli estimatori della birra (68,9% degli italiani contro il 66,2% dello scorso anno), le birre preferite dai clienti sono state le pils (40,9%), seguite dalle doppio malto (13,9%), dalle puro malto (11,3%), dalle lager (10,6%), dalle birre di frumento (3,5%) con una attenzione nuova, e crescente, anche per le analcoliche (2,6%).
Nel 2006, il comparto industriale italiano della birra e del malto, che dà occupazione a circa 133 mila persone, indotto incluso, ha raggiunto il nono posto in Europa. Ma l’aumento è stato interamente coperto da una crescita delle importazioni, che infatti hanno segnato un +10,6%. A questo fenomeno ha fatto riscontro, comunque, una variazione positiva nell’export italiano, altrettanto significativa: +9,1%. La provenienza del mezzo milione abbondante di litri in più importati in Italia nel 2006 è attribuibile quasi interamente a Germania (+374 mila) e Olanda (+102 mila).

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