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Italia Oggi

Vino, difendere divieto zuccheraggio … Proposte di Confagricoltura illustrate a Giuseppe Castiglione relatore al parlamento Ue sull’Ocm. Azione altrettanto vigorosa per migliorare la bozza di riforma… “Occorre un’azione vigorosa per migliorare la proposta di riforma dell’Ocm vitivinicola”. Con questo appello il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, ha aperto un incontro, tenutosi ieri a Roma, con Giuseppe Castiglione, relatore al parlamento europeo sulla riforma dell’organizzazione comune di mercato, presentata il 4 luglio scorso dalla commissione europea.
Proposta che, secondo Vecchioni, “trova il suo fulcro nel divieto di zuccheraggio. Un elemento che andrà difeso contro i prevedibili attacchi dei paesi del Centro-Nord Europa”.
Ma, a parere della Confagricoltura, occorre altrettanto impegno per migliorare il testo su almeno tre argomenti: lo svilimento dei vini di qualità, che si determinerebbe autorizzando l’indicazione del vitigno e dell’annata per i vini da tavola e abbassando i vincoli previsti per i vini doc; i rischi di mercato che si rischia di ingigantire con la soppressione delle varie forme di gestione dell’offerta e con il divieto delle “prestazioni ciniche”; la competizione-selvaggia, derivante dalla liberalizzazione dei diritti di impianto e da incentivi all’estirpazione, che comunque vanno gestiti con regole ad hoc per i singoli stati membri. Su questi e altri aspetti, Confagricoltura ha presentato un pacchetto di proposte, redatto in collaborazione con Inea e Università di Napoli.
Rispetto, per esempio, alle misure di gestione del mercato (si veda tabella), Confagricoltura ha proposto “misure specifiche per la gestione delle crisi e il mantenimento degli aiuti per la distillazione dei sottoprodotti”.
Affiancando a ciò “un periodo di transizione di almeno tre anni, opportuno per affrontare in maniera equilibrata la cancellazione delle altre misure”.
È, invece, “ampiamente condivisibile” la proposta Ue sulla pratica dello zuccheraggio. Opposto il parere sull’estirpazione dei vigneti: la proposta europea (premio di estirpazione) “non è necessaria, è molto costosa e comunque inefficace in un mercato globalizzato come quello europeo, dove i competitor extra Ue possono facilmente accrescere le loro quote”. Critica anche la posizione di Confagri sulla restrizione agli impianti: quanto previsto nella bozza di riforma “rischia di provocare una crescita eccessiva delle superfici e una caduta del valore dei miglioramenti fondiari. È necessario, invece, prevedere un allargamento delle riserve; facilitare la circolazione dei diritti d’impianto; abolire limiti alla circolazione dei diritti negli stati membri, con eventuali compensazioni per le aree cedenti”.
Circa le norme di etichettatura, “la proposta Ue provoca un appiattimento tra le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche, svaluta di fatto la fase di trasformazione (cioè l’elemento umano e professionale della vitivinicoltura europea che con la Riforma si dice di voler salvaguardare) e con l’indicazione del vitigno in etichetta sui vini da tavola danneggerà i vini Doc che hanno puntato la loro comunicazione sul vitigno”.

Le proposte di riforma dell’Ocm vino dell’Ue...
Misure di gestione del mercato - Abolizione immediata per: distillazione di crisi, aiuto distillazione sottoprodotti, distillazione in alcole per usi commestibili, aiuto al magazzinaggio privato, restituzioni. all’export, aiuti al mosto per arricchimento vino
Pratica dello zuccheraggio - Divieto immediato. Sarà consentito solo l’arricchimento con mosti concentrati e rettificati o attraverso concentrazione
Estirpazione dei vigneti - Premio di estirpazione per l’abbandono volontario dell’attività (premio medio 7.174 euro/ha nel primo anno, 2.938 euro/ha nel quinto anno). Obiettivo: estirpazione di 200 mila ha entro il 2012
Pagamento unico per azienda - Tutte le superfici vitate (e quelle estirpate) saranno ammesse agli aiuti in regime di pagamento unico
Restrizioni agli impianti - Cessazione del sistema dei diritti di impianto dal 1 gennaio 2014
Pratiche enologiche - La competenza per l’approvazione di nuove pratiche o modifica di pratiche esistenti passa alla Commissione Ue. Mantenuti i divieti di importazione di mosti e tagli di vini Ue con vini importati
Norme di etichettatura - Il concetto di “vino di qualità” in Ue si baserà sull’origine geografica (delle uve, mentre non vi è menzione del luogo di “trasformazione”). I vini da tavola (senza indicazioni geografiche) potranno riportare in etichetta il vitigno e l’annata
Dotazioni finanziarie nazionali - Gli stati membri potranno adattarle alle esigenze locali. Le risorse passano da 623 mio del 2009 a 830 milioni dal 2015, per promozione nei paesi terzi, ristrutturazione e riconversione vigneti, aiuto alla vendemmia verde, gestione di crisi e calamità naturali
Misure di sviluppo rurale - Trasferimento di risorse alla dotazione per lo sviluppo rurale (che passeranno da 100 milioni nel 2000 a 400 milioni dal 2014). Risorse destinate esclusivamente alle regioni produttrici di vino
Promozione e informazione - Attivazione di politiche di promozione e informazione responsabile: 120 milioni di dotazioni nazionali per promozione nei paesi terzi, cofinanziate al 50% da Ue; attivazione di campagne sul mercato interno per i vini a indicazione geografica e sul consumo responsabile
Protezione dell’ambiente - Il regime di pagamento unico estenderà l’applicazione delle norme ambientali previste dalla condizionalità, anche alle superfici estirpate
Fonte: Elaborazione Confagricoltura, luglio 2007 

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