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Italia Oggi

Vino in alto mare ... Partita a scacchi sulla riforma Ocm. Consiglio Ue diviso: Italia, Spagna e Grecia fanno quadrato... E’ ancora m alto mare la riforma del mercato del vino nell’Unione europea, proposta dalla Commissione Ue per aumentare la competitività dei produttori europei, riconquistare mercati e preservare le tradizioni.
Il Consiglio Ue dei ministri dell’agricoltura ne ha discusso per la prima volta lunedì a Bruxelles e, anche se per ragioni diverse, la maggioranza delle delegazioni dei paesi membri ha espresso una posizione critica sulla proposta dell’esecutivo. Ma intanto comincia a costituirsi un primo fronte (quasi) compatto tra Italia, Spagna e Grecia contro Germania, i paesi del Nord Europa e la Francia. Sembra saltata la decisione del commissario per l’agricoltura, Mariann Fischer Boel, di vietare lo zuccheraggio del vino per aumentarne la gradazione alcolica. La Germania e gli altri paesi del Centro e del Nord Europa ne rivendicano la necessità per ragioni climatiche e per difendersi dalla concorrenza extraeuropea. Il ministro delle politiche agricole, Paolo De Castro, si è detto disposto a cedere soltanto se l’eventuale caduta del divieto sarà accompagnata da una parallela reintroduzione degli aiuti finanziari comunitari. ai mosti concentrati (l’uva spremuta e non ancora fermentata usata nei paesi mediterranei per alzare la gradazione alcolica), di cui beneficiano la Penisola e i suoi alleati mediterranei.
L’Italia è invece perplessa riguardo alle proposte della Commissione di modificare il regime di etichettatura dei vini. Particolarmente controversa è per esempio la disposizione che permetterebbe di indicare per i prodotti non tutelati da Doc il nome del vitigno e l’anno della vendemmia, che rischia di creare confusione nei consumatori. Su questo punto, ha riferito De Castro, “c’è un fronte contrario compatto da parte di Francia e Italia”, con una partecipazione meno convinta da parte della Spagna. In Francia, però, temono la fine di piccoli produttori divini storici. Per il resto, il fronte mediterraneo è unito nel chiedere indicazioni più restrittive rispetto ai paesi del Nord. A parte la questione dello zuccheraggio, il ministro ha giudicato positivamente il ridimensionamento, da parte dell’esecutivo comunitario, del piano di estirpazione delle vigne a 200 mila ettari nell’Ue (rispetto ai 400 mila inizialmente previsti), anche se, ha precisato, dovrebbe essere lasciato agli stati membri il potere di decidere come e dove applicare queste misure (proibendo, per esempio, l’estirpazione nelle zone collinari e nelle aree delle Doc). Il negoziato sulla riforma del settore vitivinicolo dovrebbe concludersi nel marzo del 2008, dopo che il Parlamento Ue avrà espresso il suo parere, previsto per febbraio.

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