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Italia Oggi

Incendi, agricoltura in ginocchio ... Frutteti, vigneti e uliveti arsi dai roghi. Palazzo Chigi ha dichiarato ieri lo stato di emergenza. Bruciati 5 mila ettari coltivati. Danni per un mld di euro... Oltre un miliardo di euro di danni. E la stima, assicurano gli esperti, è arrotondata per difetto. È il conto salato che l’ondata di incendi che si sta’abbattendo sull’Italia presenta all’agricoltura. Una situazione delicata, per altro in continua evoluzione, che ha portato ieri il consiglio dei ministri a deliberare lo stato d’emergenza per le zone del Centrosud devastate dai roghi. Nelle ultime due settimane sono andati in fumo 50 mila ettari di boschi, compresi circa 5 mila ettari tra coltivazioni e pascoli. Secondo la Cia, negli ultimi 20 anni è andato a fuoco un patrimonio forestale di un milione di ettari, una superficie pari all’estensione dell’Abruzzo, per oltre 100 miliardi di euro di danni. Tra le colture che hanno fatto le spese maggiori della distruzione portata dalle fiamme ci sono in primis i frutteti, tra cui pesche, albicocche, mele, pere e soprattutto agrumi.
Il pregiato limone Femminello del Gargano (protetto dall’Igp), infatti, rischia di scomparire, così come le arance delle zone circostanti. Ma grossi danni ai frutteti, per il cui reimpianto sono necessari alcuni anni (con ovvie conseguenze sul reddito dei produttori), si sono registrati anche in Calabria, Abruzzo, Sicilia, Sardegna, Lazio e Marche. Non è andata meglio ai viticoltori. In Abruzzo i vigneti devastati dal fuoco hanno arrecato danneggiamenti gravissimi sia alle uve da tavola sia a quelle pregiate (Montepulciano e Trebbiano). Il tutto a meno di due settimane dall’inizio della vendemmia. In Calabria e Puglia, poi, centinaia gli ettari di uliveti bruciati, anche per varietà importanti quali le calabresi Carolea e Sinopolese. Rischiano anche il tartufo nero del Piceno e lo zafferano di Navelli, in Abruzzo. Il tutto senza tener conto dei danni collaterali della biodiversità perduta: tra animali morti e piante bruciate (conseguenze negative sull’ambiente e per la raccolta di legname) il bilancio sembra destinato a peggiorare inesorabilmente. E ieri in Italia ardevano ancora oltre 200 roghi.

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