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Italia Oggi

Cin cin all’Armagedon... Col vino di Isacco ... Il Yatir Forest, il Cabernet-Merlot-Shiraz, il Sauvignon Blanc, il Machpela e l’Armagedon. Ma anche il Blend di Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Cabernet Franc. Sono alcuni dei nuovi vini israeliani che verranno commercializzati ora in Italia non solo per il segmento di nicchia del kasher, ma anche nei ristoranti. È la conferma di come i frutti dei vitigni dell’Alta Galilea, come dei dintorni di Gerusalemme, abbiano un qualche ritorno in. termini di vendite in Italia. I nuovi vini d’Israele, soprattutto rossi, sono provenienti da vitigni con uvaggi Cabernet Sauvignon, Merlot, Sauvignon Blanc, Riesling e Pinot Noir, coltivato sulle terre vulcaniche dell’Alta Galilea, una delle aree di produzione di vini più importanti d’Israele con le sue vigne a 800 metri. Si potranno degustare quindi altri vini dello Stato ebraico, fino a poco tempo fa più conosciuto in Italia per i pompelmi che per l’eccellenza nel settore enologico.
Risale infatti a tre anni fa la notizia del primo vero sbarco del vino israeliano in Italia, con i primi vini commercializzati attraverso Supergal srl, un’azienda che opera nell’importazione e distribuzione per l’Italia di generi alimentari prodotti in Israele. “Il nuovo vino Machpela richiama, sia nel nome che nelle immagini riprodotte sulle etichette, motivi biblici: nello specifico Machpela è la grotta che si trova a Hebron in cui sono sepolti i tre patriarchi: Abramo, Isacco e Giacobbe”, spiega Moshè Silvera, responsabile del settore vino di Supergal. L’Italia rimane il terzo mercato mondiale di maggiore incremento di import vinicolo da Israele. I paesi in cui Israele esporta di più i suoi vini sono: gli Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Canada e Australia, per un totale di 57 paesi. I mercati del futuro saranno anche la Corea, Svizzera, Russia, Germania e Messico e Giappone.

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