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Italia Oggi

Ora il Picolit ha la docg. E si rilancia … Nuovo marchio… Il Consorzio tutela vini a denominazione d’origine dei Colli orientali del Friuli celebrerà nei prossimi giorni la commercializzazione del primo Picolit a docg. Il riconoscimento della docg, la seconda assegnata al Friuli Venezia Giulia, è giunto nell’aprile dello scorso anno. Ora le prime bottiglie saranno sul mercato con un marchio specifico e un packaging esclusivo (vetro stampato, etichetta, capsula scatola). Il Picolit, cioè Piccolitto, ha un grappolo spargolo che non porta più di 30 acini (talvolta solo 10-15). È un vitigno autoctono friulano di origine antichissima, già coltivato in epoca romana. La notorietà giunse a partire dalla metà del XVIII secolo grazie al conte Fabio Asquini di Fagagna, fondatore della Sezione di agricoltura pratica di Udine, che ne studiò a fondo i metodi di coltivazione e lo promosse presso le corti di tutta Europa. Da quel momento le sorti del Picolit seguirono alterne vicende: da un arresto nella produzione nel corso del XIX secolo fino alla rinascita dagli anni Settanta a oggi. Attualmente gli ettari a Picolit, in tutta la regione, non superano i 60 e la produzione si attesta sotto i 25 quintali per ettaro. Il vino è liquoroso, di colore giallo paglierino carico.

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