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Italia Oggi

Gancia brinda al cinema ... I piani della casa vinicola. Che preferisce il contatto diretto a Internet. Da Sordi ai Vanzina, torna il product placement... Un bollino per riaffermare la qualità del prodotto e il primato fra li inventori del metodo classico dello spumante italiano. Ma anche product placement al cinema e un contatto diretto con i clienti, senza la mediazione di Internet. È la strategia di marketing di casa Gancia per riposizionare il marchio agli occhi dei consumatori, sia attraverso il canale ho.re.ca, sia attraverso quello della grande distribuzione Lo spiega a Italia-Oggi il presidente Lamberto Vallarino Gancia, in prima fila nel rinnovamento dell’immagine e dei prodotti della sua azienda (ha inventato, per esempio il Nuovo Asti da aperitivo), giunta alla quinta generazione.
“Il settore sta attraversando un buon periodo (Gancia esporta il 25% della produzione, soprattutto in Portogallo e Giappone), merito anche dell’informazione che in questi anni si è fatta a proposito del vino e dello spumante. In questo scenario, bisogna allora concentrarsi maggiormente sulla qualità, dando valore ai nostri prodotti attraverso la storia e l’innovazione”. La tradizione, allora, viene certificata a partire da un bollino celebrativo presente sulle bottiglie di spumante Gancia è Pinot di Pinot, a cui si è aggiunto un restyling grafico. Un modo per rafforzare nei consumatori l’idea che il marchio piemontese, fondato nel 1865 da Carlo Gancia, continua a produrre il proprio vino secondo la ricetta originaria.
Filosofia presente anche nel progetto dedicato ai tre spumanti di alta gamma di casa Gancia, riservati al canale della ristorazione e delle enoteche: “Abbiamo voluto associare il concetto di “integral” allo spumante Carlo Gancia metodo classico Brut, al Riserva del fondatore Alta Langa 2003 e al Rosè Integral” spiega il presidente, “per richiamare l’idea della qualità e integrità, appunto, dello spumante. Si tratta di prodotti in edizione limitata, che abbiamo lanciato a settembre e sono stati molto apprezzati dal pubblico. In questo senso, anche il rilancio dello spumante rosato è un risultato raggiunto attraverso il dialogo con i consumatori”.
E proprio la comunicazione è quella su cui l’azienda punta, “al cinema, con il product placement nel film Italia 2061 dei fratelli Vanzina, dove abbiamo inserito Brut e Asti. Un’esperienza che replicheremo nel 2008 con un altro regista”. Non è di oggi il legame fra il grande schermo e Gancia: “Àbbiamo iniziato nel 1954 con Alberto Sordi, poi ci siamo legati all’immagine di Walter Chiari, di Fred Buongusto”, ricorda il presidente.
“Altri tempi, in cui il marketing si faceva anche con i posacenere personalizzati dei bar e le affissioni. Alla fine degli anni 80, poi, sullo schermo ci siamo andati noi Gancia, in prima persona, anticipando la scelta di Giovanni Rana e altri”. Ma il contatto in prima persona con i clienti resta primario: “Per promuovere il nostro prodotto, Internet non sarebbe efficace. Parlando con i clienti dal vivo si ottengono più risultati”. Per questo è nata la divisione Castello Gancia, che si occupa di stabilire un contatto con clienti selezionati (attraverso il canale ho.re.ca), per coinvolgerli in eventi e degustazioni organizzati in tutta la Penisola, in cui imparare a conoscere i prodotti e la qualità.

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