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Italia Oggi

Vino nel segno del biologico ... L’obiettivo non è cambiato: produrre un milione di bottiglie entro il 2010, grazie all’incremento della produzione nella sede storica in Franciacorta e nelle tenute di Toscana, Marche e Puglia. Un obiettivo ambizioso, se si considera che la produzione 2006 è stata di poco più di 560 mila bottiglie (di cui il 10% vendute all’estero) e con un fatturato complessivo di 3,5 milioni di euro, ma fattibile. Ne è sicuro Giovanni Pagnoni, che, da presidente e a.d., guida l’azienda dal 1991. “Prevediamo, per esempio, di accrescere costantemente anno dopo anno la nostra quota di export del 10, del 20 e del 30% di qui al 2010, grazie soprattutto alla nostra scelta strategica di produrre vini con agricoltura biologica, scelta molto apprezzata nei nostri mercati di riferimento: Stati Uniti, Germania, Svezia, Danimarca, ma anche Belgio e Cina”. Barone Pizzini è un’azienda medio-piccola, se paragonata ad altri colossi, che operano in Franciacorta, ma la crescita, anche in questo caso per scelta strategica, non deve andare a scapito della qualità e soprattutto della filosofia biologica, che da quasi 15 anni sta alla base di tutta la filiera di Barone Pizzini. Nessun salto nel buio, insomma, come ha dimostrato, pochi mesi fa, la nuova cantina a risparmio energetico, nel segno dei materiali tradizionali, come il legno e del rispetto dell’ambiente. Un impianto di 6 mila mq che si sviluppa su tre piani, uno al livello del suolo, uno a -5 e uno a -10 metri. Già quest’anno, d’altronde, le vendite cresceranno del 20% e questo risultato permetterà all’azienda un’ulteriore spinta nel 2008. Si punterà sull’ulteriore sviluppo della rete commerciale in Italia (sono già presidiate 60 province) e all’estero. Secondo Pagnoni, “la nostra scelta è costata impegno, fatica e denaro, dati i maggiori costi di produzione, 25% in più rispetto alla viticoltura convenzionale, che non abbiamo trasferito sui nostri listini Ma questa scelta è stata premiata dai risultati di mercato degli ultimi anni. Vogliamo crescere, promuovendo la qualità e il valore della nostra filosofia produttiva”.


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