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Italia Oggi

Castiglione: il testo è coerente e ambizioso ... Il relatore sulla riforma Ue a Italia Oggi... un testo coerente e ambizioso, che punta al mercato, alla competitività dei nostri vini, ad una loro maggiore capacità di penetrazione sul mercato europeo e mondiale”. Giuseppe Castiglione, il titolare della rapporto del Parlamento europeo sulla riforma dell’Ocm vino, è soddisfatto del voto in commissione Agricoltura di mercoledì. “I1 voto rappresenta un grande successo sia per la viticoltura europea sia per il ruolo politico del Parlamento in questa grande riforma che è riuscito in un cooperazione tra diversi gruppi politici”, ha spiegato a Italia Oggi il parlamentare. La relazione è stata approvata con l’appoggio di 31 parlamentari, contro sette contrari e tre astenuti. A proposito del compromesso sullo zuccheraggio, Castiglione ha riconosciuto che si è trattato di “uno dei nodi più problematici della riforma. Infatti”, ha aggiunto, “da un lato, si è riconosciuto per gli stati membri che utilizzano tradizionalmente tale pratica la possibilità di continuare a farlo, ma con limiti molto più rigorosi, e dall’altro abbiamo ottenuto il mantenimento sia degli aiuti al mosto, sia della distillazione dei sottoprodotti, a livello comunitario, due punti fondamentali anche per l’Italia”. A proposito di un altro dei temi più controversi, quello sull’etichettatura, l’europarlamentare ha detto di aver “puntato sul rafforzamento della tutela delle indicazioni geografiche, non consentendo l’indicazione di annata e vitigno per i vini da tavola e sottraendo i vini Doc e Igt a una possibile futura liberalizzazione dei diritti di impianto”. Per tutti gli altri vini, invece, non c’è stato un “no” definitivo alla liberalizzazione per tutelare gli investimenti fatti fino a oggi dai produttori. Analizzando poi la questione economica, Castiglione ha spiegato di aver “voluto destinare le risorse, fino a oggi utilizzate in maniera poco efficace per la distruzione delle nostre produzioni, al finanziamento di programmi nazionali di supporto del settore”. Non solo. “Nel contempo”, ha aggiunto, “abbiamo garantito una maggiore sussidiarietà agli stati membri, per scegliere le misure più adeguate al rilancio della propria viticoltura: dalla promozione alla conoscenza dei mercati, dalla ricerca e lo sviluppo alla ristrutturazione della filiera. Tutte misure che ci consentiranno di passare da una politica della quantità a una della qualità, migliorando così la commercializzazione dei nostri vini”.

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