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Italia Oggi

Vino, c’è l’intesa Ue sulla riforma ... Per l’Italia estensione di 4 anni del regime di aiuto ai mosti. I ministri agricoli dei 27 sono arrivati a un accordo. Confermata la pratica dello zuccheraggio... Dopo mesi di discussioni e una lunga riunione a Bruxelles, i ministri agricoli dell’Ue hanno raggiunto l’accordo sulla riforma dell’organizzazione comune di mercato del vino. L’Italia ha ottenuto l’estensione di quattro anni, fino al 2011-2012, del regime di aiuto ai mosti, come compensazione per la permanenza dello zuccheraggio nei paesi del Centronord europeo. “La riforma approvata a Bruxelles non risponde in pieno a quanto auspicato dall’Italia” ha affermato infatti il ministro per le politiche agricole Paolo De Castro, “ma se abbiamo votato a favore è perché sono state eliminate molte mine vaganti e sono stati introdotti quegli elementi irrinunciabili per noi”. Non è stata accolta però la proposta dell’Italia di rendere obbligatoria l’etichetta che certifica il non utilizzo del saccarosio. “Sarebbe stato utile”, ha commentato il ministro, “ma i consumatori italiani, spagnoli, portoghesi e greci possono stare tranquilli perché in questi paesi lo zuccheraggio è vietato”.
Nel testo votato ieri sono stati inseriti alcuni elementi che raccolgono le richieste avanzate dall’Italia. In dettaglio: è stata esclusa la possibilità di vinificare nel territorio dell’Unione mosti provenienti da paesi terzi, nonché di miscelare mosti e vini comunitari con prodotti originari di paesi terzi. In secondo luogo, l’obiettivo iniziale di 400 mila ettari di estirpazione è stato ridotto a 175 mila. La misura durerà tre anni anziché cinque, e ogni stato membro potrà arrestarla se verrà raggiunta la soglia dell’8% della superficie vitata nazionale. Inoltre il regime attuale dei diritti di impianto è stato prorogato fino al 2015. I paesi potranno prorogarlo fino al 2018. Ancora, sarà ridotto l’utilizzo del saccarosio oer aumentare il titolo alcolometrico: sarà al massimo di 3% gradi nella zona A, 2% nella zona B (Francia), 1,5% nella zona C (Italia e Spagna). In particolari condizioni climatiche sarà possibile aumentarlo di un ulteriore 0,5%.
Per permettere ai produttori italiani di poter beneficiare degli aiuti ai mosti per l’arricchimento (consentiti ancora per quattro anni), la dotazione finanziaria assegnata all’Italia nel 2008-2009 è passata da 190 milioni di euro a 251,3 milioni, comprensivi del trasferimento allo sviluppo rurale (che riguarderà solo 13 milioni di euro). Dal 2015 in poi passerà a 376,4 milioni. Le risorse trasferite allo sviluppo rurale invece passano da 400 milioni di euro inizialmente previsti a soli 150 milioni.
Sono cresciute le dotazioni finanziarie dell’enveloppe (ossia i programmi nazionali): dai 90 milioni di euro, a decorrere dal primo anno, fino ad arrivare a 100 milioni di euro nel 2015. L’Italia è stato il principale beneficiario dell’aumento. Il ventaglio delle misure dell’enveloppe è stato ampliato prevedendo la possibilità di adottare la distillazione di crisi, per un periodo di quattro anni con la possibilità di concedere aiuti di stato per arrivare fino a un massimo del 20% delle risorse dell’enveloppe. Dopodichè si potrà utilizzare solo il 15%. L’alcol ottenuto con la distillazione di crisi e con la distillazione dei sottoprodotti potrà ricevere un aiuto solo se utilizzato per scopi industriali-energetici.
Inoltre, per un periodo di quattro anni, sarà possibile concedere un aiuto accoppiato per i produttori che destinano il vino alla distillazione dell’alcol da bocca. Per i vini a denominazione d’origine e a indicazione geografica è stato inserito l’obbligo di vinificazione nella zona di produzione. E stata attribuita agli stati membri la possibilità di limitare l’indicazione in etichetta per i vini senza indicazione geografica. Sono state confermate le regole di produzione dei vini spumanti di qualità, compresi gli spumanti di qualità aromatici, e le deroghe esistenti riguardanti lo spumante “prosecco” prodotto in alcune regioni italiane. Sarà confermato per i vini spumanti di qualità con denominazione di origine l’uso dei termini “metodo classico” e “fermentato in bottiglia”.
È stata introdotta la nuova categoria di “vini da uve appassite” ed è stata prevista la possibilità per i produttori delle province di Trento, Bolzano, Sondrio e della regione Valle d’Aosta di acidificare i vini, a prescindere dalle condizioni climatiche eccezionali. Entro il 2012 la Commissione dovrà effettuare un rapporto al consiglio per evidenziare la situazione riguardante il potenziale alla luce della riforma.
Questo riesame riguarderà anche gli aspetti relativi all’utilizzo del saccarosio e dei mosti. In Italia invece, il 15 gennaio De Castro riferirà dettagliatamente alle commissioni riunite di camera e senato su quanto deciso a Bruxelles.
In occasione del consiglio agricoltura, il ministro italiano e i colleghi di altri otto stati membri dell’Ue hanno scritto una lettera alla Commissione europea per chiedere una proroga oltre il 2009 degli aiuti mirati al tabacco. La richiesta di Italia, Francia, Grecia, Portogallo, Spagna, Bulgaria, Romania e Polonia è di prolungare l’erogazione fino al 2013. De Castro inoltre ha sottoscritto insieme ad altri cinque colleghi europei una lettera in cui chiede alla commissaria all’agricoltura Mariann Fischer Boel la protezione comunitaria per il sale marino raccolto a mano, contro imitazioni e falsi.


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