02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Italia Oggi

Il 4/1 la disfida del Tocai ... Per tentare di risolvere il problema del nome in Italia e all’estero. Tra regione, ministero, associazioni agricole... Sarà il tavolo di confronto istituzionale tra regione e ministero, convocato dal ministro Paolo De Castro per il 4 gennaio a Trieste, a cercare di mettere ordine nella sempre più complessa vicenda del Tocai. Il nodo da dirimere sarà se il vino bianco del Collio si chiamerà Tocai oppure Friulano, oppure Tocai in Italia e Friulano all’estero come ha deciso il Tar del Lazio. All’incontro di gennaio saranno presenti anche i rappresentanti dei consorzi di tutela e le organizzazioni professionali agricole e vitivinicole. L’obiettivo è quello di individuare un percorso comune alla luce delle ultime sentenze.
Nel frattempo, però, le vendite del Tocai e del Friulano continuano a crescere. Adesso il Tocai è presente in tutte le carte dei vini dei migliori ristoranti italiani ed europei. Sul fatto che il vino sia più richiesto è d’accordo anche il presidente di Federdoc, Stefano Trinco. “Questa vicenda ha fatto crescere la curiosità attorno al vino”, afferma, “e le vendite sono aumentate di circa il 20% mediamente; anche la quota estero è aumentata, così come è cresciuta la qualità del vino. Così, chi l’ha comprato la prima volta per curiosità, lo rifarà ancora”.
Al momento, il Tar del Lazio ha stabilito che il vino bianco per eccellenza del Friuli-Venezia Giulia può essere venduto come Tocai nelle etichette destinate al mercato italiano e come Friulano solo per le bottiglie vendute all’estero. Ma i giudici romani hanno anche invitato il ministero a produrre un nuovo decreto “consentendo eventualmente in via eccezionale e transitoria sino al pronunciamento della Corte di giustizia europea, l’uso alle aziende interessate anche del sinonimo Friulano”.
Secondo il ministero, invece, la previsione di un doppio mercato per il medesimo vino e, quindi, di una doppia denominazione (Tocai per il mercato interno e Friulano per quello extra italiano) è incompatibile con i principi fondamentali dell’ordinamento comunitario. Tanto che De Castro ha annunciato l’intenzione di impugnare di fronte al Consiglio di stato l’ordinanza del Tar del Lazio, seguendo le orme del consiglio dei ministri, che ha già deciso di impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge regionale salva Tocai. Sulla stessa scia, Federdoc del Friuli-Venezia Giulia, Confagricoltura e Coldiretti chiedono che la denominazione “Friulano” venga nuovamente autorizzata, tramite un decreto ministeriale da emanare con urgenza. Ma le cooperative non intendono rinunciare al nome storico e il Tar ha dato loro ragione. Cercare un punto d’incontro quindi non sarà facile.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su