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Italia Oggi

Aiuti europei per i vini doc e docg ... In gazzetta Ue... Finanziate dall’Ue le attività di promozione e valorizzazione di prodotti tipici, di vini v.q.p.r.d. e di prodotti in linea con la politica Ce sulla tracciabilità e sul benessere animale. Con il regolamento Ce n. 3 del 17/12/2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Ue L3 del 5/01/2008, la commissione fissa le nuove direttrici per sviluppare una politica globale e uniforme sull’informazione e valorizzazione dei prodotti comunitari. L’obiettivo è quello di affiancare le attività già intraprese dai singoli stati membri per promuovere il consumo dei prodotti sia all’interno del territorio comunitario che nei paesi terzi. Le azioni dovranno muoversi all’interno di una programmazione e seguire precise linee direttrici che definiscano per ciascun prodotto o settore gli orientamenti generali che seguono i tratti salienti degli stessi programmi comunitari.
In generale, rientrano nel sostegno comunitario tutte le azioni che valorizzano metodi particolari di produzione o di trasformazione delle materie prime agricole. Non va considerata tale la promozione di un marchio commerciale o di un origine specifica del prodotto (salvo che non si parli di Dop o Igp). L’esecuzione delle azioni e dei programmi va affidata a soggetti dotati di esperienza e di mezzi idonei. Per quanto riguarda il finanziamento, saranno a carico esclusivo della Comunità le spese per studi e analisi sui risultati ottenuti e per le missioni commerciali ad alto livello. Solo se di interesse comunitario, invece, le campagne di informazione sulle caratteristiche dei prodotti di qualità, compresi i vini, e sui regimi applicati nella Ue in merito alla tracciabiità dei prodotti, alla loro sicurezza e al rispetto del benessere animale nella loro preparazione.
Proroga dichiarazioni di raccolto - Dichiarazioni di raccolto ricevibili fino al prossimo 31 gennaio. Concessa, dunque, una proroga ai viticoltori che entro il 10 dicembre scorso non avevano ancora presentato tale documentazione. La commissione Ce con il regolamento n. 5 del 4 gennaio scorso, pubblicato nella Gazzetta Ufficiate Ue L3 del 5 gennaio 2008, rimette in corsa i produttori non in regola con gli adempimenti perché non responsabili del ritardo. Il mancato ricevimento da parte della commissione dei dati non è, infatti, attribuibile a omissioni o dimenticanza degli agricoltori ma a una inefficienza di alcuni centri informatici abilitati a ricevere le dichiarazioni. La concessione di un periodo supplementare consente di non applicare ai produttori le sanzioni economiche previste per i ritardi.

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