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Italia Oggi

Agroalimentare, export è priorità ... Le linee guida per il settore dettate dal ministro per le politiche agricole Paolo De Castro. Tra gli altri obiettivi il consolidamento del mercato interno... Export, consolidamento del mercato interno e multifunzionalità del comparto agricolo. Sono le priorità per l’agricoltura italiana nel 2008 indicate ieri dal ministro delle politiche agricole, Paolo De Castro, nella conferenza di presentazione delle direttrici del governo per il nuovo anno.
Politiche che potrebbero però restare sulla carta, viste le incertezze sul futuro dell’esecutivo su cui però De Castro ha evitato ogni commento.
Quale che sia il destino del governo, l’agricoltura italiana godrà comunque delle risorse ottenute nell’ultima Finanziaria, alle quali si aggiungono quelle del tesoretto agricolo e della legge di assestamento di bilancio 2007, che ha assegnato al settore 118 milioni di euro per le crisi di mercato. Crisi alle quali potrebbe aggiungersi l’agroalimentare campano, che in molti indicano già come rischioso per via dell’emergenza rifiuti. “Il problema rifiuti riguarda solo le aree metropolitane”, ha spiegato De Castro a ItaliaOggi, “quella campana è un’agricoltura controllata e di qualità su cui questa emergenza non impatta in alcun modo”. Anche per il 2008 De Castro guarda intanto ai mercati esteri come sbocco principale per l’agricoltura italiana, colpita dal calo dei consumi interni. Una realtà, quella delle esportazioni agroalimentari, in crescita e che, secondo le prime stime, sfiorerebbe i 24 miliardi di euro di vendite fuori dai confini nell’anno appena concluso.
Due gli appuntamenti a cui De Castro si sta preparando da mesi: la conferenza nazionale dell’agricoltura e l’health check della politica agricola comune. De Castro vuole giocare cioè un ruolo di punta nella ridefinizione della Pac per i prossimi anni.
Un capitolo su cui il ministero intende seguire la strategia di squadra adottata per il vino, stabilendo in casa le priorità e parlandova Bruxelles con una voce sola. “Punto cruciale è la riflessione da fare sul ruolo dell’agricoltura in cui l’Italia deve essere protagonista per preparare l’agricoltura europea dopo il 2013”, ha aggiunto De Castro rivendicando il maggior dialogo ottenuto in Europa in sede di riforma dell’o cm vino e orto- frutta. Due temi su cui l’Italia ha avuto negli ultimi mesi più voce in capitolo ma senza i risultati sperati alla fine dei negoziati, anche se sul vino ha ottenuto la maggior dotazione finanziaria tra i paesi membri. Finanziamenti per i quali De Castro sta preparando il tavolo di discussione con la filiera italiana per presentare entro giugno il programma degli investimenti…


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