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Italia Oggi

La Biteg riparte dalle Langhe ... La Borsa del turismo enogastronomico ricomincia dalle Langhe. Lasciate le montagne e il lago di Riva del Garda e il breve soggiorno a Trento, la manifestazione, unica nel suo genere e dedicata al B2B, ha trovato la sua nuova collocazione presso la tenuta Fontanafredda di Serralunga d'Alba, in provincia di Cuneo, dal 15 al 18 maggio.
L'obiettivo di Biteg è quello di far incontrare la domanda e l'offerta di turismo enogastronomico, che da nicchia residuale degli anni scorsi è divenuto ormai un soggetto autonomo, capace di muovere ogni anno decine dì migliaia di turisti, anche dall'estero. Sono già molti i tour operator che si sono specializzati in questo ambito e la domanda estera è in continuo aumento. Così, negli spazi convegnistici della tenuta Fontanafredda si svolgeranno due workshop, uno dedicato ai buyer esteri e uno a quelli italiani. Saranno di fronte 100 operatori inter­nazionali, provenienti da 20 paesi e oltre 150 rappresen­tanti selezionati dell'offerta italiana.
Gli organizzatori della manifestazione hanno trovato la massima collaborazione da parte delle strutture turistiche regionali del Piemonte e delle Atl di Alba-Langhe-Roero, di| Alessandria e di Asti. Spiega Maria Elena Bossi, amministratore delegato di Sviluppo Piemonte turismo, la società regionale che ha lo scopo di monitorare i flussi turistici e di pianificare le strategie di marketing territoriale in Italia e all'estero: “Il Piemonte
sta vivendo un momento importante di sviluppo turistico dopo il boom del 2006, con gli oltre 9 milioni di presenze, durante i Giochi olimpici invernali dì Torino, i flussi 2007 sono ovviamente scesi, ma gli arrivi hanno comunque registrato una crescita rispetto al 2005”
Dati ufficiali non ce ne sono ancora (saranno pronti ai primi di aprile, sostiene Bossi), ma le affermazioni degli operatori attestano la crescita i nelle quattro macro aree in cui è stato suddiviso il turismo piemontese: Torino e dintorni, montagne (estate e inverno), laghi, offerta enogastronomica e culturale. Quest'ultima rappresenta oggi il 10-15% del turismo piemontese, ma è in costante incremento, soprat­tutto grazie a piccole strutture diffuse su tutto il territorio (agriturismo, campeggi, b&b), alle manifestazioni internazionali legate al cibo (Torino, Alba, Bra), ai tanti prodotti tipici e ai prestigiosi vini.

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