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Italia Oggi

Oliver Ogar produrrà lieviti per l’enologia ... Da 12 a 70 milioni di euro in un settore di nicchia e specializzato. È la proiezione a cinque anni del fatturato di Oliver Ogar Italia, società veneta specializzata in produzione e commercializzazione di prodotti enologici, biotecnologie, apparecchiature e macchinari per enologia, che già nel triennio 2005-2007 è cresciuta del 35% medio annuo e che conta di quotarsi in Borsa entro il 2010. “Il principale driver cli sviluppo della nostra azienda!, dichiara a Italia Oggi Salvatore Vignola, a.d. Oliver Ogar Italia, “saranno le vendite di Zork, il sistema di chiusura delle bottiglie del quale abbiamo acquisto il brevetto lo scorso anno con un investimento di 1 milione di euro che contiamo di esportare in tutta Europa, arrivando a generare poco meno di 40 mln di euro di ricavi nei prossimi quattro anni|”. Lazienda di San Giovanni Lupatoto si attende un consistente ritorno anche dalla divisione engineering. “Fra tutti i tipi di impianti che produciamo”, prosegue Vignola, “nutriamo forti aspettative su Oliver Stab, un sistema in cui abbiamo investito oltre 2,5 milioni di euro, che abbiamo brevettato e lanciato sul mercato lo scorso anno. Grazie al fatto che consente la stabilizzazione tartarica dei vini mediante separazione a membrana a temperatura ambiente, invece che con la refrigerazione, permettendo un nsparrnio d’energia nell’ordine del 30-40%, sta riscuotendo un buon successo in Italia, dove è oggi utilizzato da cinque importanti cantine, e all’estero in Cile e Argentina”. In tre anni dovrebbe incrementare da 10 a 18 mln di euro anche il business della divisione biotecnologie. Entro fine 2008 prenderà il via nel nuovo stabilimento di Lomgo (Vi) la produzione di lieviti ecotipici autoctoni, che costituiranno la nuova linea Selezione italiaca. “Tramite questo progetto”, sottolinea Vignola, “che ha richiesto un investimento di 8 milioni di euro, finanziato per 5 mln dal ministero dell’università e della ricerca, l’Italia tornerà a essere produttrice di lieviti per l’enologia. Per fine 2009 contiamo di raggiungere una produzione di 200 tonnellate di lieviti che saranno destinate per il 90% all’enologia. Un altro 10% di produzione riguarderà derivati dei lieviti per utilizzi nell’alimentare, nella cosmesi e nella farmaceutica, in particolare glutatione per la cura dell’Hiv”.

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