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Italia Oggi

Non è tempo di voucher vendemmia ... Avanzata francese e ritirata spagnola per i voucher vendemmia. L’avanzata è scattata lunedì scorso, quando Confagricoltura improvvisamente ha annunciato l’imminente emanazione da parte del ministro del lavoro, Cesare Damiano, di un decreto che avrebbe sbloccato dalla prossima estate la possibilità di ricorrere a prestazioni di lavoro accessorio previste dalla legge Biagi per le imprese agricole impegnate nella vendemmia. Misure che, una volta emanate, consentirebbero alle aziende agricole di utilizzare pensionati e studenti nelle attività di raccolta uva, senza instaurare un vero e proprio rapporto di lavoro subordinato. La ritirata invece è iniziata ieri, altrettanto inattesa. A distanza di due giorni dall’annuncio di Confagri, un comunicato del ministero delle politiche agricole, informa che, “causa convocazione del consiglio dei ministri, viene rinviata la conferenza stampa congiunta con De Castro e Damiano”, prevista per oggi, “in relazione alla normativa sulle prestazioni di lavoro accessorio, che consentirà l’utilizzo di voucher vendemmia”. Il rinvio è senza scadenza. Stessa notizia giunge dagli uffici del ministero del lavoro. Una nota del dicastero guidato da Damiano spiega che l’iniziativa è stata annullata e rinviata, “per impegni istituzionali del ministro Cesare Damiano, a data da destinarsi”. Quel che non si legge nei comunicati è che, tra i motivi del repentino dietrofront, potrebbe non esserci solo una coincidenza di date. O un calendario fitto di impegni elettorali. Bensì, una ribellione dei sindacati al sistema voucher. Ieri in mattinata,poche ore prima del rinvio, il segretario generale Uila-Uil, Stefano Mantegazza, tuonava contro il provvedimento sul lavoro occasionale in agricoltura “E’ una scelta grave che interrompe un percorso di oltre due anni di avvisi comuni e decisioni concertato e che ha portato a risultati importanti per la trasparenza e contro il lavoro nero”. Mantegazza ha poi rincarato la dose: “Le voci che circolano sul testo, che il sindacato non conosce, ci portano a dire che viene violata la forma e la sostanza degli accordi. E’ un peccato che, nel momento in cui anche in agricoltura le assunzioni diventano on-line, il ministro introduca una scappatoia verso il lavoro nero, oggi limitata alla vendemmia ma che le imprese hanno dichiarato di voler estendere a tutte le operazioni di raccolta”.

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