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Italia Oggi

Vino, i conti sono ok ... Imprese solide e fatturato in salita... Mediobanca: bene l’export, ma calano gli investimenti... Conti in regola per il settore vinicolo italiano. E quello che risulta dall’indagine svolta dall’Ufficio studi di Mediobanca, che prende in considerazione le 92 società italiane con un fatturato superiore a 25 milioni di euro. Dal rapporto emerge che il vino di produzione italiana ha incrementato il proprio fatturato (+6,7% nel 2007 contro il +4,7% nel 2006), ha visto crescere in modo costante la redditività operativa e ha incrementato gli utili netti, registrando nel 2006 il valore più elevato del quinquennio (3,3% del fatturato). In aumento anche il reddito degli investimenti (roi, 7,4% nel 2006 e 6,7% nel 2005), in presenza di un’ulteriore espansione del capitale investito (+9,7%).
L’indagine di Mediobanca rivela che accanto a una struttura patrimoniale sempre solida si registrano rendimenti più elevati per le società private a controllo italiano, il cui incremento è stato di mezzo punto in più rispetto all’anno precedente (roi pari all’8,7% nel 2006 contro l’8,2% nel 2005). Il 2007 è stato un anno positivo per le vendite all’estero (+9,6%),
anche se si è assistito a un
notevole calo negli investimenti, scesi di circa 30 punti percentuali.
Per quel che concerne l’azionariato, le
aziende vinicole italiane sono per il 63% / a controllo familiare e
per il 16% a controllo estero. Il restante 21% è
costituito da cooperative, che però fanno registrare il 40% circa del fatturato. Lo studio sul vino condotto da Mediobanca ha anche preso in considerazione che nel medio periodo (1996-2008) si è verificato un aumento della diversificazione geografica circa i luoghi di produzione; il 58% delle imprese produce in una sola regione, il 14% in due regioni e il 28% in più di due regioni (3% anche all’estero). Nello stesso arco di tempo (1996-2008), si è registrato pure un aumento di circa 1.000 etichette (+31%), con una media di poco più di 90 etichette per azienda. La grande distribuzione assorbe il 44% delle vendite nazionali seguita da Ho.Re.Ca (20%), enoteche e wine bar (8%) e infine vendite dirette al consumatore finale (9%). Nel 2007 la graduatoria dei maggiori produttori vinicoli in Italia ha visto primeggiare Giv (Gruppo italiano vini) con un fatturato di 294 mm di euro, seguita a ruota da Caviro (282 mm di euro). Nella top five anche Cavit (175 mlii di euro), Ferdinando Giordano( 140 mm di euro) e Antinori (138 mm di euro).

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