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Italia Oggi

Cosi l’Italia vuoi vincere la sfida europea … Promozione sui mercati esteri dei vini italiani, ristrutturazione e riconversione dei vigneti nell’ottica di assecondare il mercato, investimenti che favoriscano lo sviluppo e l’integrazione filiera e gestione flessibile delle risorse da parte delle Regioni. Sono questi a punti cardine del programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo per affrontare preparati la nuova disciplina dell’Ocm vino. Il nuovo regolamento, al vaglio del Consiglio Ue, stabilisce, infatti, che ogni stato membro deve predisporre e sottoporre alla Commissione, entro il prossimo 30 giugno, un programma nazionale che dia attuazione ad uno o più delle misure di sostegno previste dalla disciplina comunitaria. L’obbiettivo fondamentale da raggiungere è ambizioso. Pensare a un posizionamento stabile del vino italiano sia nel mercato interno che su quello estero, al riparo da fluttuazioni e crisi della domanda, significa innanzitutto lavorare sui rapporti di filiera, uniformando e consolidando lo standard qualitativo del prodotto. Poi, sempre nell’ottica di migliorare la competitività delle aziende produttrici, offrire un sostegno economico stabile attraverso il posticipo dell’entrata a regime di alcune misure, evitando così la sovrapposizione fra aiuti concorrenti (es. Vendemmia in verde e distillazione dl crisi).

Misure inserite nel programma. Come anticipato, il trait d’union fra le misure è lo sviluppo della competitività del settore, quindi, promozione del prodotto, ricerca della qualità ed investimenti, sono le misure che ricevono ai grosso del sostegno economico per tutto il quinquennio di durata del programma. Per l’informazione e promozione del prodotto sul mercato interno e all’estero, il programma stabilisce, inoltre, che la ripartizione regionale verrà fatta seguendo linee guida nazionali e sarà vincolata, in misura del 30%, a progetti di dimensione nazionale. Restano fuori dal programma tre misure: la concessione di un aiuto disaccoppiato ai viticoltori, i fondi di mutualizzazione e le assicurazioni sul raccolto.

Flessibilità delle risorse. Per le misure che hanno obiettivi e finalità simili o complementari, il programma consente alle regioni di effettuare lo spostamento del fondi da una all’altra, previa autorizzazione dell’amministrazione centrale. Le dotazioni vengono ripartite fra le regioni seguendo la spesa storica di ciascuna relativamente al quinquennio 2001/2007, fatta solo esclusione per la riserva e distillazione del sottoprodotti della vinificazione che vengono gestite a livello centrale. Il quadro finanziario della nuova Ocm vino, potrà, comunque, essere aggiornato e modificato ogni anno. Lo scopo è quello di evitare che restino inutilizzati fondi vincolati ad azioni rimaste inattuate e, contestualmente, non ne possano essere realizzate altre per carenza di risorse. Lo spostamento dei fondi da una misura ad un’altra è sempre possibile se la modifica non supera il 30% della dotazione iniziale. Unica eccezione sono i fondi destinati alla riconversione e ristrutturazione del vigneti che non possono essere toccati fintantoché non siano state soddisfatte tutte le domande ammissibili a livello regionale.

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