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Italia Oggi

Meno ministeri e qualche dubbio ... ItaliaOggi anticipa il decreto che ridisegna il governo. Le norme si contraddicono sul dicastero di viale Trastevere e sui poteri in fatto di alimentazione... Se per il ministro Maria Stella Gelmini, l’istruzione sia solo quella pubblica o anche quella privata
ancora non è chiaro. Così come, in tempo di scandali sul cibo e caro prezzi, non si capisce chi dovrà seguire la politica alimentare del paese, finora in mano al ministro delle politiche agricole. Almeno a leggere il testo del decreto legge approvato due giorni a dal consiglio dei ministri. Il primo provvedimento del Berlusconi IV, di cui ItaliaOggi è in possesso, ridisegna compiti e funzioni dei singoli dicasteri, in base a quanto disposto dalla Finanziaria 2008. Ma si contraddice sulla dizione del ministero affidato alla pupilla bresciana del premier. E tace sul trasferimento di poteri in fatto di alimentazione. Vediamo perché... ...In fatto di alimentazione, poi, la questione è ancor più rilevante. Specie se si considera che, in pochi mesi, l’Italia è stata scossa da scandali alimentari su vino e mozzarella di bufala. E ancora trema per l’aumento vertiginoso dei prezzi dei prodotti agricoli. Nonostante ciò, il decreto legge cancella la competenza in fatto di politiche alimentari, affidata da Prodi all’ex ministro Paolo De Castro, che era, appunto, il titolare del dicastero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
Presto, sulla targa di via XX settembre, tornerà la dizione “ministero delle politiche agricole e forestali”. Con buona pace del neoinquilino, Luca Zaia e senza contare che, da pochissimo, il Mipaaf ha terminato di riorganizzare la propria struttura interna, proprio in funzione della attribuita competenza sull’alimentare. Questa materia, a rigor di logica e in base alla vecchia legge sui ministeri (la n. 199 del 1958) dovrebbe traghettare nelle mani del neoministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola. Che avrà già il suo bel da fare su altri fronti. Ma qualcosa potrebbe cambiare in zona Cesarini, cioè giusto prima della pubblicazione del decreto legge in Gazzetta Ufficiale. Infatti, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, ha chiesto ai singoli ministri e ai rispettivi uffici legislativi di presentare le richieste di correzione al decreto legge, prima che questi entri m vigore.

Il ministero delle politiche agricole, avrebbe perciò inviato una sorta di emendamento correttivo, con cui chiede che non gli venga strappata la competenza sull’alimentare. Il tutto facendo semplicemente salvi i commi 9 e 11 dell’articolo i del decreto legge 181/2006, il provvedimento (poi convertito nella legge 233/2006), con cui Prodi aveva disegnato il suo governo. Commi, come detto, voluti dal precedente governo per affidare definitivamente al dicastero dell’agricoltura le politiche alimentari, e che proprio l’ultima Finanziaria di Prodi ha cancellato (con il comma 377 della legge 244/2007)...

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