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Italia Oggi

Sangiovese al 100% ... Dal 9 stop all’import americano. A breve i dati sulle uve... Blocco Usa? Il Brunello non abiura... Tra qualche giorno i primi riscontri, poi a settembre il quadro completo. Per sapere se il Brunello di Montalcino sia stato o meno “allungato” con uve diverse, in particolare Merlot e Cabernet, da quanto previsto dal disciplinare, che parla di solo Sangiovese, c’è da aspettare fine maggio. È questa la data che la procura della repubblica di Siena, che ha avviato un’indagine per sofisticazione e frode alimentare-che vede coinvolte sei aziende e 93 persone indagate, indica per avere i primi risultati delle analisi sulla presenza degli antociani nel vino sequestrato. Le sostanze, dall’alto potere antiossidante e salutari per l’uomo, daranno indicazione sul fatto se il Brunello è stato prodotto o meno con la miscelazione di uvaggi diversi dal Sangiovese. Ed è questa, seppur indirettamente, una risposta agli Stati Uniti da dove arriva la notizia che, a partire dal 9 giugno, saranno bloccate le importazioni di Brunello. L’Attb (Us Alcohol and tobacco tax and trade bureau) chiede garanzie e pone un ultimatum: “A partire dal 9 giugno gli Stati Uniti bloccheranno le importazioni a meno che non siano accompagnate dalla certificazione dell’analisi di laboratorio che si tratta di vini prodotti
esclusivamente con uve Sangiovese”, si afferma nel messaggio di cui ha dato notizia la Nabi, associazione americana degli importatori di bevande alcoliche. “Il caso del Brunello è un caso di inganno ai danni del consumatore americano”, si legge nella lettera dell’Attb. Sempre in merito alla tegola statunitense, il Consorzio ha deciso di istituire un comitato strategico che si incarichi dei controlli sulla produzione. Con il 25% della produzione, gli Stati Uniti rappresentano il maggior mercato per le importazioni di Brunello che per il 62% finisce fuori dai confini nazionali. Il giro d’affari nel 2007 è stato pari a circa 120 milioni di euro. La produzione complessiva di Brunello Docg è pari a 7 milioni di bottiglie, mentre quella di Rosso di Montalcino è di 5 milioni di bottiglie. La scelta .di dare vita a un comitato tecnico è stata presa mercoledì sera quando si è riunita l’assemblea dei produttori soci del Consorzio di tutela. Nell’assise è stata data conferma al disciplinare per la produzione di Brunello ed è stata inoltre annunciata la nomina di Paolo Capretti a responsabile dell’area controlli del Consorzio. “Un lungo interminabile applauso”, commenta il presidente, Francesco Marone Cinzano, che ha rimesso e riottenuto con l’intero consiglio la fiducia sul proprio operato, “ha terminato l’intervento di Franco Biondi Santi a difesa del disciplinare e della tradizione. Non solo per quanto riguarda la presenza di solo Sangiovese, ma su altri aspetti del disciplinare come la permanenza in cantina per cinque anni che ha un profondo significato anche per l’impegno finanziario”. Riguardo i temi contingenti, parlando ai produttori presenti all’assemblea, il presidente ha affermato che “dobbiamo assumerci la responsabilità della nostra denominazione docg e garantire al mondo intero e alla prestigiosa clientela che ci apprezza la qualità e il controllo del prodotto che esce dalle nostre cantine.

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