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Italia Oggi

E Alba pensa
al palazzo
del Vino ... Città di massima importaniza per i vini, specie i “rossi” come Barolo e Barbaresco, Alba continua ad escogitare nuove idee, che a qualcuno sono sembrate un po’ balzane, sempre nell’ottica di far conoscere un’enologia di qualità. Peccato che, spesso, un’idea ricalchi l’altra per cui al tour di castelli e vini si alterni quello di vini e castelli senza offrire qualcosa di alternativo e originale. Tanto per fare un esempio. L’ultima iniziativa del grandi produttori si concentra intorno alla cosiddetta “Cittadella del Vino” e al “Palazzo del Vino”, due opere che si annunciano molto costose con un’utilità che resta tutta da verificare. La “Cittadella” dovrebbe comprendere un centro sperimentale di “eccellenza” sui vini unita ad una sinergia tra l’università, l’istituto enologico e il Consorzio dl tutela in modo da dar vita a un Polo di ricerca simile a quello dell’istituto di San Michele all’Adige considerato all’avanguardia in Italia. L’obiettivo è, tra gli altri, quello di offrire servizi di ricerca alle aziende. Contemporaneamente spunta quella di costruire un “Palazzo del Vino” da far progettare ad un architetto di fama il cui costo è valutato intorno ai 5 milioni di euro con lo scopo di creare un luogo permanente di promozione dei vini. Ma non si fa cenno al possibile impatto ambientale in un territorio che già qualche volta è stato sfregiato da costruzioni di dubbio stile tipo hotel e cantine. Ciò fa dire al produttore Pio Boffa, tra i Vip del Barolo, che già ci sono vecchi palazzi da eventualmente utilizzare o la famosa scuola enologica che potrebbe essere sfruttata meglio. Viticoltori titolari di aziende più piccole come Oreste Brezza di Barolo avvertono però che “Dal fare, e abbiamo fatto molto in questi anni , occorre ora passare al concetto di stabilire l’effettiva utilità di quello che si intende ulteriormente realizzare per evitare di venire coinvolti in imprese poi difficili da gestire”. Ma, in ogni caso, i conti bisogna farli con il portafogli e, al momento, nessun ente a partire da Provincia e Regione ha manifestato una chiara disponibilità.

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