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Italia Oggi

In auto droga e alcol costano caro ... Un anno di carcere e confisca del veicolo per chi guida alterato... In Gazzetta Ufficiale il decreto legge sulla sicurezza. Stretta anche per chi è coinvolto in incidenti... Mano pesante del governo contro gli ubriachi e i drogati al volante in circolazione per le strade. Arresto fino a un anno e confisca del veicolo per l’automobilista che verrà sorpreso a guidare drogato o in stato di ebbrezza con un tasso alcolico superiore a 1,5 g/1. Pene severissime per i conducenti alterati da alcol e droga coinvolti in incidenti con morti o feriti mentre tornerà ad essere punito penalmente anche il rifiuto di sottoporsi ai controlli di polizia con l’uso dell’etilometro. E in caso di lesioni gravi o gravissime derivanti da guida alterata competente a giudicare d’ora in poi sarà il tribunale e non più il giudice di pace. Sono queste le principali misure sulla sicurezza stradale contenute nel decreto legge n. 92/2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 122 di ieri, contenente misure in fatto di sicurezza E mercoledì inizierà l’esame dell’intero pacchetto sicurezza nelle commissioni riunite affari costituzionali e giustizia del senato. I provvedimenti (vanno ricordati, oltre al decreto legge, il ddl e i tre schemi di dlgs varati dal Consiglio dei ministri mercoledì scorso a Napoli), inizieranno il loro iter parlamentare da Palazzo Madama. Relatori in commissione saranno i presidenti delle due commissioni, Vizzini e Borselli.

Il decreto legge. L’inasprimento delle misure punitive si abbatterà innanzitutto contro chi guiderà alterato dalla droga o dall’alcol con valori nel sangue superiori a 1,5 g/1. In questo caso, mentre resterà invariata l’ammenda compresa fra 1.500 e 6 mila euro, l’arresto salirà fino a un anno e, soprattutto, scatterà la confisca del veicolo. Ma se il proprietario del mezzo dimostrerà di essere
estraneo al reato non scatterà neppure il fermo. Nella versione ufficiale del provvedimento è stato infatti cancellato il fermo amministrativo del veicolo che era stato inizialmente previsto per la durata di 180 giorni consecutivi. Con l’avvenuta pubblicazione del decreto legge in gazzetta viene poi di nuovo attratto alla competenza del giudice penale il rifiuto di sottoporsi ai controlli sullo stato di alterazione del conducente anche con l’uso dell’etilometro. Dopo la recente e discussa depenalizzazione introdotta dal decreto legge Bianchi n. 117/2007, poi confermata dalla legge di conversione n. 160/2007, il pacchetto sicurezza sanzionerà d’ora in poi il rifiuto agli accertamenti per il controllo di alcol e droga nel sangue con le stesse pene previste per chi guiderà alterato con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/1, ovvero ammenda da 1.500 a 6 mila euro, arresto da tre mesi a un anno e confisca
o fermo amministrativo per 180 giorni del veicolo. Ma verrà aumentato a sei mesi anche l’arresto in caso di guida con tasso alcolico nel sangue compreso nella fascia da 0,8 a 1,5 g/1. Saranno poi inasprite le pene anche nell’ipotesi in cui il conducente guidi con tasso alcolico superiore a 1,5 g/1 o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e provochi danni a persone in ipotesi di incidente stradale. In tale evenienza scatterà la reclusione da tre a dieci anni con la revoca della patente se la condotta colpevole dell’autista provocherà la morte di una persona, reclusione da sei mesi a due anni in caso di lesioni colpose e da un anno e sei mesi a quattro anni in caso di lesioni gravissime. Per la guida sotto l’effetto di droghe, l’arresto salirà fino a un anno, mentre crescerà l’ammenda che sarà compresa fra 1.500 a 6.000 euro. La reclusione prevista per chi non si fermerà in caso di incidente con feriti, infine, viene leggermente inasprita e sarà compresa fra sei mesi e tre anni mentre sale da un anno a tre anni quella prevista in caso di omissione di soccorso a seguito di incidente. Novità anche per quanto riguarda le lesioni gravi e gravissime derivanti dalla guida alterata da alcol e droga. Se il conducente risulterà drogato o con un tasso alcolico superiore a 1,5 g/1 la competenza a giudicare sarà sottratta al magistrato onorario e passerà direttamente al tribunale. Si tratta di un’ulteriore modifica introdotta nel testo ufficiale del pacchetto sicurezza rispetto al contenuto del provvedimento divulgato informalmente nei giorni scorsi.

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