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Italia Oggi

Anche l’alcol non truffa il consumer ... Nonostante nel 2007 il panel dei paesi sia passato da 13 a 15, resta molto elevato il livello di correttezza dei messaggi pubblicitari relativi ai prodotti alcolici: 95,6% nel 2007 rispetto al 96% del 2006. Inoltre, anche in questo delicatissimo settore, le regole volontarie in materia di contenuti pubblicitari confermano la loro maggiore efficacia rispetto ai divieti e interventi assai restrittivi che da più parti si paventano. E’ questo, in sintesi, il quadro d’insieme che emerge dal terzo Monitoring report of the european forum for responsible drinking (Efrd), recentemente reso noto dall’Efrd e dall’Easa. L’indagine, pur riferendosi al 2007, ha riguardato 5.620 messaggi e campagne pubblicitarie diffuse nei 15 paesi europei durante il 2006. Mantenendo come riferimenti i 13 paesi che hanno caratterizzato l’indagine fin dalla sua prima edizione, il tasso di conformità dei messaggi alle norme contenute nei codici e nelle norme di legge previste per il settore sarebbe stato nel 2006 del 97%, ovvero in crescita ulteriore. L’indagine è stata condotta in Austria (108 messaggi), Belgio (164), Danimarca (65), Francia (720), Germania (1.013), Grecia (385), Ungheria (83), Irlanda (318), Italia (530), Olanda (139), Polonia (143), Portogallo (170), Slovacchia (43), Spagna (471) e Inghilterra (1.268). Per quanto riguarda i risultati, spiccano Austria, Danimarca e Ungheria con il 100% dei messaggi analizzati ritenuti corretti. L’Italia si posizione con una percentuale di correttezza pari al 98,5%, in crescita rispetto alle due precedenti edizioni della ricerca (93,4% nel 2005 e 97,3% nel 2006). La media dei 15 paesi è comunque positiva, al 95,6%. Il paese partecipante a tutte e tre le edizioni dell’indagine con la percentuale più bassa è risultata la Polonia (92,3%), superata solo dalla Francia che, unita solo all’indagine da questa edizione, ha registrato una percentuale dell’85,7%. Tra le tematiche che hanno riscontrato il maggior numero di violazioni nel settore degli alcolici spiccano il successo sessuale (34 casi), l’utilizzo e la destinazione ai minori (20), il successo e l’affermazione dei modelli sociali positivi (19), condotte e comportamenti azzardati e pericolosi per sé e per gli altri (12) e consumo eccessivo (10). Per il futuro, l’indagine, che verrà svolta sempre sulla base dei 15 paesi del 2007, dovrebbe coinvolgere anche altri mezzi e, soprattutto, le attività e iniziative di marketing.

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