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Italia Oggi

Scappo dalla città... col marketing ... Mucche da adottare e vendemmie. Il turismo gioca con le emozioni. Le agenzie promuovono agritour: basta con la passività. Il territorio si tocca con mano... Le Langhe ci provano portando i turisti a vendemmiare uve da Barolo; il trentino non è da meno e lancia la vacanza. “Tutti pazzi per la mucca”, due notti in Valsugana con cena in baita e possibilità, per gli amanti degli animali, di adottare un ruminante come nel film Scappo dalla città dove Billy Cristal tornava a New York con un vitello dopo una vacanza country.
L’agriturismo in crisi gioca la carta dell’esperienza. Chi viaggia è stanco di essere un osservatore passivo? Bene, arriva vacanza che ti fa toccare con mano e vivere il luogo di villeggiatura. E su questo che punta, oggi, il destination marketing, ovvero il marketing del territorio. Che diventa un prodotto da vendere.
In Italia è il Trentino a fare scuola, in particolare la Provincia di Trento, che ha abbandonato la promozione in senso classico e ha scelto la via della promo-commercializzazione, il cui scopo è offrire pacchetti vacanza.
Nella regione, a solleticare l’interesse di turisti in cerca di mete estive ci pensano ben 14 Agenzie per il turismo (Apt) e la Trentino Spa. Un’organizzazione capillare frutto della privatizzazione degli enti pubblici per il turismo avviata qualche anno fa dalla Provincia, che adesso si limita ad erogare fondi per la promozione alle agenzie che, a differenza dei vecchi enti pubblici, possono vendere. “Prima il viaggiatore doveva organizzarsi da solo”, spiega Romano Stanchina, dirigente della Provincia di Trento per il settore turismo, “andava sul sito di un’Apt pubblica e vedeva cosa c’è in Trentino; oggi, invece, siamo in grado di fargli proposte concrete”. C’è il pacchetto “Dolci coccole nel tuo nido di montagna”, con giornata alle terme; oppure l’offerta “Naturale felicità di...volersi bene” per i romantici; e ancora “Le dimensioni del silenzio” e il nome dice tutto.
“Il turista di oggi”, prova a sintetizzare Umberto Martini, docente di Economia all’Università di Trento, coordinatore del comitato tecnico e scientifico della Trentino management school, “mette a disposizione un budget e si trova davanti un’offerta sterminata. Per questo non basta più dire, ad esempio, che il Trentino è verde, ma che qui si fanno le passeggiate, quali sono gli itinerari e quanto costa. Fare cioè del territorio, un prodotto”.
“Non si spara più nel mucchio”, concorda Magda Antonioli, docente di Economia del turismo all’università Bocconi di Milano, “si punta sulla nicchia e sul segmento, sulla destinazione appunto. Per questo serve molta più programmazione”.
Ecco allora che, nell’ottica del segmento, i fari nel campo del marketing della destinazione diventano i piccoli centri, ma anche gli eventi. Un esempio, che è diventato un appuntamento fisso, sono i mercatini natalizi dell’Alto Adige. La promozione e commercializzazione dell’appuntamento (che si tiene da fine a novembre all’epifania) è affidata alla Alto Adige marketing, che l’anno scorso ha proposto per la prima volta un pacchetto, il “Percorso 5 stelle”, con visita a 5 mercati della regione, incluso pernottamento, visite guidate ai luoghi di interesse del posto e spostamenti da un mercatino all’altro.
“Da quest’anno”, spiega Uta Radakovick di Alto Adige marketing, cooperativa di enti turistici di Bolzano, “incluso nel prezzo ci sarà anche un corso per preparare i biscotti di Natale, che sono un aspetto molto importante della nostra tradizione”. Pacchetti sempre più vari e completi, dunque, per fare della vacanza un’esperienza irripetibile in cui il luogo in sé e per sé conta meno di quello che può offrire in termini di attività, cose da fare. Per i mercatini, la campagna di semplice promozione è quella classica su stampa e media, ma da questa stagione sarà tagliata su un segmento di pubblico molto preciso: le donne. “Anziché le classiche pagine sui quotidiani generalisti”, spiega ancora Radakovick, “punteremo sui mensili femminili, perché alla fine sono le dorme a scegliere dove andare in vacanza”.
Il messaggio rimarrà invece lo stesso: gli unici veri mercatini sono quelli dell’Alto Adige. Enogastronomia protagonista anche nelle Langhe dove a settembre la Ideazione Srl porterà i turisti lungo le vie del Barolo armati di secchio e robuste forbici per la vendemmia. Daniele Manzone, a.d. della società, crede molto nella formula esperienza. E per chi volesse visitare il territorio c’è il tour in 11 località intitolato “Strada romantica di Langhe e Roero”. Al turista immaginarsela.

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