02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Italia Oggi

Doc, sì ai contenitori alternativi al vetro ... I vini doc potranno essere confezionati utilizzando il cosiddetto “bag in box”, un contenitore alternative al vetro (la materia prima è racchiusa in una sacca che può essere di materiale plastico o di alluminio e, a sua volta, la sacca è inserita all’interno di una scatola di cartone, ndr), finora consentito per i vini da tavola e “Igt”. Lo prevede il decreto del ministro delle politiche agricole Luca Zaia, firmato ieri, che modifica il precedente decreto deI 7 luglio 1993. Restano escluse da questa possibilità, oltre alle docg, anche alcune tipologie di vini doc, designate dalle indicazioni “riserva”, “superiore”, “vigna” o con indicazione della sottozona. A favore del decreto si era fatta portavoce, tra le prime In Italia, la regione Piemonte, attraverso il suo assessore all’agricoltura Mino Taricco, secondo il quale “consentire alle denominazioni ad ampia ricaduta territoriale che lo ritengono opportuno di sperimentare nuove tipologie di commercializzazione” fornirà “un ulteriore, interessante sbocco di mercato, in particolare per l’area del Nord Europa dove proprio i bag in box vengono preferiti alla bottiglia anche per questione di costi. Naturalmente si tratta di un’opportunità utile per alcune tipologie di commercializzazione. La procedura che è stata messa a punto ha il vantaggio di garantire la massima semplificazione possibile, la concertazione con la filiera, consorzi di tutela compresi e di offrire tutte le garanzie perché il vino che arriva al consumatore sia un vino di qualità e di provenienza controllata”. Posizione che è sostanzialmente quella dell’Unione Italiana Vini che ha ugualmente caldeggiato il decreto. Che però non a tutti piace. A parere di Patrizio Campana, titolare di azienda sui colli Piacentini , zona nota per il Gutturnio doc e componente del Consoriio di tutela, “con questa decisione si rischia di penalizzare le piccole e medie aziende che vendono In bottiglia favorendo invece le grandi”. Mentre il garantire comunque la qualità con il bag in box si presta a dei rischi secondo Marco Monchiero, consulente di aziende in diverse regioni e produttore di Reero docg e Roero-Arneis docg nell’Albese: “Si vogliono favorire i commercianti e non i produttori che rappresentano il territorio”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su