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Italia Oggi

Museo diffuso in terra d’Asti ... Progetto di valorizzazione (la 83 mln €)... Un museo diffuso nel territorio a sud di Asti, che comprende 19 centri all’interno delle due comunità collinari che gravitano intorno a Nizza Monferrato e Canelli. Aree prettamente dedite al vino e alla gastronomia, con prodotti tipici come il tartufo, ma il cui interesse è anche di tipo paesaggistico e culturale. L’obiettivo dei promotori di questo progetto è non soltanto mettere in rete i vari territori, ma anche i diversi segmenti di offerta per proporsi ai visitatori in maniera integrata, superando la frammentazione.
L’iniziativa è stata battezzata Muda, che sta per Museo diffuso astigiano. Il programma territoriale integrato è promosso dalle comunità collinari “Tra Langa e Monferrato” e “Vigne e vini”, con il sostegno della regione Piemonte e fondi provenienti da Bruxelles. Il progetto costerà in tutto 83 milioni di euro, di cui 65,4 di provenienza pubblica (anche Ue) e pubblico-privata, e il resto messo a disposizione da soggetti privati. Entro settembre la giunta regionale piemontese dovrebbe approvare la graduatoria dei programmi di intervento.
Sono quattro le aree su cui agire per lo sviluppo del turismo. La prima è quella del paesaggio e del territorio. In particolare, saranno realizzate le stanze d’arte contemporanea: opere di artisti di rilevanza internazionale verranno installate nella rocca di Costigliole d’Asti, nell’area paesaggistica della Torre Contini a Canelli, nel borgo di Calamandrana, a Mombaruzzo nel Bosco delle sorti, nel futuro museo di Nizza Monferrato e nel castello di Moasca.
Il secondo ambito riguarda l’enologia, con la creazione di un distretto agroalimentare di qualità e di un centro servizi sperimentale per i viticoltori. Il recupero e la sistemazione di aree private, destinate alla produzione di vino, permetterà di dar vita a percorsi pedonali didattici.
La cultura rappresenta il terzo filone del progetto: l’attenzione è focalizzata sulle cosiddette cattedrali sotterranee del vino, cantine storiche per le quali è stata avanzata la candidatura di Patrimonio dell’umanità all’Unesco. Infine, per il capitolo formazione, in cantiere c’è il potenziamento dei master organizzati dall’Icif (Italian culinary institute for foreigners, l’Istituto italiano culinario per stranieri), oltre a corsi estivi ad alta specializzazione. Sul versante della comunicazione, inoltre, un portale multimediale divulgherà al grande pubblico le ricchezze del territorio astigiano.

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