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Italia Oggi

Il Nobile non teme ... Da Montepulciano: nessun blocco Usa... Produttori tranquilli. Da Ttb e importatori zero difficoltà... Si parla di blocco ma nessuno sa quando scatterà.
Anche perché il Nobile di Montepulciano che non
sarebbe accettato alle frontiere Usa non è ancora in commercio. Infatti, le annate 2006 e 2007 andranno in vendita soltanto a partire dal 2009. Tra i produttori poliziani impegnati a guardare verso il cielo nella speranza che non riservi brutte sorprese e salvi quella che si preannuncia una superannata non c’è preoccupazione per la notizia circolata nei giorni scorsi riguardo al possibile blocco del loro vino da parte della Ttb, il “terribile” Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau, acronimo che ormai nelle cantine toscane rimbomba con un suono tetro. “Lavoriamo senza problemi con gli Usa e abbiamo continuato a spedire tranquillamente fino ai primi giorni di agosto quando è scattato sì il blocco, ma per le ferie”, commenta con una punta di ironia Miriam Caporali della tenuta Vai di Piatta. “Battute a parte”, continua, “non abbiamo saputo niente. Anche il nostro importatore, Winebow, non ci ha segnalato difficoltà o blocchi imposti dal Ttb”. Non ci sono preoccupazioni, dunque, tra i produttori. Come conferma Federicoico Carletti, titolare di Poliziano e presidente del Consorzio. “Si tratta quasi certamente di un eccesso di zelo da parte degli Usa”, commenta. “Di volta in volta devono essere autorizzate le etichette dei vini che importano e stavolta hanno chiesto garanzia. Tuttavia. non ci è arrivata nessuna comunicazione ufficiale e tutto quello che si sa lo si è appreso dai media”. Tranquillità, dunque, ma soprattutto non c’è il rischio che si verifichi un secondo caso Montalcino anche perché in questo caso si tratta di due sole aziende su 97 che aderiscono
al Consorzio, si conoscono i nomi da subito, Vecchia Cantina e Gattavecchi, e la loro produzione non si è mai fermata. Le due aziende finite nell’inchiesta del tribunale di Montepulciano, infatti, non sono produttori ma imbottigliatori e commercianti di vino che non sia soltanto Nobile e la vicenda nasce da accertamenti di tipo amministrativo e fiscale. La fiducia, che tutto possa risolversi per il meglio,è anche nel fatto che il ministero, come dicono dal Consorzio del Vino Nobile, si è mosso subito. “Martedì avremo un primo incontro con il ministro Luca Zaia per risolvere la questione”, continua Carletti. Oltre all’incontro di martedì, a fine settembre inizi di ottobre è in programma una conferenza stampa a Montepulciano cui parteciperà lo stesso ministro Zaia. Quello che lascia tranquilli sulle colline poliziane è il fatto che il disciplinare del Nobile preveda l’impiego per il 30% di uve internazionali, Merlot e Cabernet, e che la preoccupazione del Ttb è legata al fatto di non ingannare i consumatori statunitensi. Una preoccupazione più che legittima, certo. Ma che non evita la battuta che circola tra gli agricoltori di Montepulciano. “Gli americani ci sono rimasti male (in realtà la frase è molto più colorita) con il Wto per non aver conquistato il primato sul vino. E allora adesso cercano in tutti i modi di rompere le
scatole a chi ha un export importante negli Usa e far crescere così il mercato interno dei loro vini. E guarda caso la Ttb se l’è presa
con Francia, il caso Saint
Emilion, e Italia”.

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