02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Italia Oggi

Pac, più confronti sulla riforma ... Subito un incontro col ministro Zaia in vista del Consiglio Ue... diventato permanente il “tavolo degli undici”, costituito dai massimi vertici delle organizzazioni
imprenditoriali, cooperative e sindacali del sistema agroalimentare che avevano siglato l’11 aprile scorso il “Manifesto di Firenze”, relativo alla verifica dello stato di salute della Politica agricola comune (il cosiddetto health check della Pac). Primo impegno degli Undici è stato quello di chiedere un incontro al ministro per le politiche agricole, Luca Zaia, in vista dei prossimi appuntamenti nazionali ed europei, in particolare la prossima riunione del Consiglio informale dei ministri agricoli dell’Ue.
L’iniziativa coinvolge le tre organizzazioni agricole, Cia, Confagricoltura e Copagri; le quattro centrali cooperative dell’agroalimentare, Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Agrital-Agci,Ascat-Unci; Federalimentare-Confindustria nonché i tre sindacati dei lavoratori FaiCisl, Flai-Cgil e Uila-Uil.
“L’obiettivo del tavolo”, hanno dichiarato i partecipanti, “è quello di mantenere alta l’attenzione su un dossier che può avere un grande impatto sulle filiere agricole e assicurare l’opportuno supporto di idee e suggerimenti alle Istituzioni”.

A tal fine, gli “Undici” hanno deciso di rendere permanente il tavolo, appunto, dando cadenze regolari agli incontri, per confrontarsi sui temi più urgenti della health check, ma anche sul futuro della Pac nell’ambito delle prospettive finanziarie dell’Ue per il “post 2013”.

“Intendiamo così”, hanno ribadito i protagonisti della riunione, svoltasi nei giorni scorsi presso la sede di Confagricoltura, “affidare al governo, ma anche ai parlamentari europei e alle istituzioni coinvolte nel negoziato, un punto di vista unitario per le future sfide che attendono, a Bruxelles come a Roma, il sistema agroalimentare nazionale”.

Nel documento di posizione comune sulla verifica dello stato di salute della Pac, condiviso da buona parte della filiera agroalimentare, viene ribadita la necessità, per lo meno sino al 2013, di procedere nell’attuazione delle innovazioni della Pac con gradualità e solo dopo aver valutato gli effetti delle modifiche. Altro punto fondamentale del documento sta nella richiesta del mantenimento dei pagamenti specifici ancora legati alla produzione, da tutelare per la loro importanza per alcune aree vocate e per alcune filiere, dove non può essere accettata la prospettiva del disaccoppiamento totale.

Infine, degni di nota i passaggi sulla messa a riposo, che va disattivata ma non eliminata completamente, sulla necessità, in merito a un eventuale aumento delle quote latte, di “tenere conto del livello di autoapprovvigionamento e dell’equilibrio domanda-offerta” e sulla cautela nell’eliminazione dell’intervento per i cereali.

Da non dimenticare, poi la richiesta alla Commissione europea di avviare una riflessione sul ruolo delle Organizzazioni dei produttori (Op) e sulla gestione del mercato attraverso l’estensione del modello ortofrutticolo alla gran parte delle organizzazioni comuni di mercato (Ocm) degli altri settori. In definitiva, le organizzazioni firmatarie dcl documento hanno voluto così contribuire in modo significativo all’elaborazione di una posizione comune del sistema paese per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti, la qualità delle produzioni, la tutela dei consumatori e la valorizzazione dci livelli occupazionali nel settore agricolo e agroalimentare.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su