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Italia Oggi

Dazi sul vino, indagine Wto contro India ... L’India torna nel mirino dell’Unione europea a causa delle tasse applicate all’importazione di vino e superalcolici. La Commissione Ue ha chiesto all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) di avviare una seconda indagine (la prima è del 2007) per fare chiarezza sull’adozione in alcuni stati (Goa, Maharashtra, Tamil Nadu) di forti dazi all’importazione. In questi paesi, in aggiunta alla pesante tassazione del 150% per tutte le bottiglie introdotte oltre il confine indiano, si applicano ulteriori dazi doganali. Con un aggravante: la differenza che esiste fra le imposte applicate sui produttori interni e quelle, molto più elevate, a cui devono sottostare vini e superalcolici importati. Si tratta di un segmento molto strategico per l’Italia che in questo mercato è al secondo posto, preceduta solo dalla Francia. L’anno scorso l’indagine fu sospesa perché il “Central Board of Excise and Customs”, l’ente governativo cui fanno capo le dogane, decise di cancellare i dazi addizionali a quelli statali, che si aggiravano tra il 20 e il 150%, superando il limite imposto dal Wto. La moltiplicazione dei dazi, in alcuni casi, portava l’incidenza a superare il 550%.

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