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Italia Oggi

Il Brunello? Non si tocca, ma il Rosso... Se il disciplinare del Brunello di Montalcino è intoccabile, il Rosso, oggi fratello minore del celebre vino il cinese, potrebbe subire presto delle modifiche. Le indiscrezioni che girano in questi giorni tra i produttori senesi, alle prese con la vendemmia, sono quelle di “aprire” ai vitigni internazionali, Merlot e Cabernet, il disciplinare del Rosso di Montalcino che oggi prevede soltanto Sangiovese grosso in purezza e non contempla l’invecchiamento. Quindi aggiungendo vitigni che piacciono alla maggior parte del mercato, statunitense in testa, e magari prevedendo anche un po’ di affinamento in botte, si potrebbe dare vita a un gemello “diverso” del Brunello in grado di rispondere bene ai gusti internazionali. Il Consorzio conferma che non ci saranno modifiche al disciplinare del Brunello, ma non smentisce neppure le voci sul Rosso. “Dopo la vendemmia, in inverno, ci raccoglieremo attorno al focolare e si parlerà del futuro del vino di Montalcino. I produttori dovranno confrontarsi, dire le loro idee e poi si vedrà. Le modifiche al Rosso? Si sente dire ormai da tempo”. Favorevole alla modifica del disciplinare del Rosso è Franco Biondi Santi. “Piuttosto che parlare di modifica al disciplinare del Brunello docg, che deve rimanere quello che è, cioè Sangiovese in purezza”, spiega, “sarebbe da ripensare quello del Rosso di Montalcino doc. Un mix con altri vitigni coltivati a Montalcino, possibilmente pochi, in percentuali da studiare e da stabilire con chiarezza, che esprimerebbe comunque la tipicità del territorio, valorizzando anche quelle aziende i cui terreni non sono particolarmente vocati per il Sangiovese, ma che comunque possono incontrare il gusto di una parte del mercato globale. Questa deve essere una possibilità da sfruttare, non una situazione da subire”. Per adesso, di concreto, c’è la vendemmia in pieno svolgimento e con eccellenti previsioni, le uve si presentano in una condizione ottimale e l’andamento climatico è ideale. “Dal punto di vista meteorologico”, spiega Patrizio Cencioni, presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, “l’andamento dell’annata è stato buono. È una raccolta che si allinea alla media degli ultimi due tre anni”. Anche la grandine sembra non aver prodotto grossi danni. “La grandinata del giorno di Ferragosto ha colpito zone piuttosto limitate del territorio di Montalcino”, conclude Cencioni.

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