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Italia Oggi

Una lotta double face ... Mezzi tecnici, infestanti nel vigneto... La gestione delle erbe infestanti nel vigneto può essere effettuata mediante interventi meccanici sul suolo (lavorazioni superficiali sulla fila e nell’interfila) oppure mediante taglio e trinciatura o ancora mediante il diserbo. Quest’ultima pratica è largamente diffusa per la sua efficacia, per la facilità di applicazione e per i costi contenuti. I principi attivi più largamente utilizzati sono stati i disseccanti gliphosate e gliphosate ammonio. Ciò ha determinato in diversi ambienti viticoli la selezione di infestanti di difficile gestione quali parietaria (Parietaria officinalis), equiseto (Equisetum arvense) eAegopodium podagraria. E’sorta quindi la necessità di introdurre nuove strategie di contrasto che prevedano l’introduzione di nuovi principi attivi ed alla combinazione di diserbanti già di largo utilizzo nei vigneti. Uno dei centri di ricerca italiani all’avanguardia in questi studi è l’istituto agrario di S. Michele all’Adige.
“Molte delle prove che effettuiamo”, dice Marco Delaiti, “riguardano prodotti non registrati su vite e non ammessi dal protocollo viticolo trentino, almeno per il momento. Sebbene quindi non tutti i prodotti allo studio saranno in futuro registrati su vite, tali esperienze permettono comunque di aumentare le conoscenze e porre le basi per eventuali possibili soluzioni a problemi relativi alla gestione delle infestanti”. Dalle esperienze fatte dal team di ricerca dell’istituto di San Michele all’Adige l’aminotriazole risulta avere una buona attività nel controllo dell’equiseto sopratutto su infestanti non sofferenti in buono stato di crescita.
Questo principio attivo inoltre pare garantire una buona attività di contenimento di vecchie ceppaie di parietaria; tuttavia non essendo caratterizzato da attività residuale, in presenza di forti infestazioni non agisce sulla nuova popolazione generata da seme. Al contrario il flazasulfuron, se utilizzato in autunno, si è dimostrato in grado di estirpare la parietaria e di mantenere pulito il filare da altre infestanti per parecchi mesi dopo il trattamento. Tuttavia questo principio attivo parrebbe scarsamente efficace contro Artemisia vulgaris, Convolvulus arvensis, Veronica spp, Equisetum spp e Solanum nigrum, tutte specie di facile contenimento con l’aminotriazole.

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