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Italia Oggi

Zaia al Sial … “Abbiamo di fronte l’Europa che pratica una politica che tende a omologare ogni tipo di prodotto. A questo noi opponiamo un agroalimentare di qualità che si fonda sulla specificità del territorio”. Così il ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali, Luca Zaia, ha interpretato la visita al Sial di Parigi, salone internazionale dell’alimentazione, allestito al numero 70 di Avenue Charles De Gaulle, e che riunisce ogni anno nella capitale francese oltre 5 mila espositori da 99 paesi. Quest’anno sono presenti gli espositori di 280 imprese italiane. E tra gli stand del padiglione italiano, organizzato dall’Istituto per il commercio estero, anche quello del Consorzio “Italia del Gusto”. L’agricoltura, ha ricordato il ministro, svolge un ruolo importante nei paesi dell’Ue, dove sono presenti 14,5 milioni di aziende agricole che coltivano oltre 182 milioni di ettari. Dalla produzione arrivano 327 miliardi di euro ed è di 144 miliardi il valore aggiunto dell’agricoltura pari a un contributo dell’1,2% sul pil comunitario, Al Sial da segnalare, in particolare, la presenza di formaggi, vini e di quasi tutti i prodotti significativi di qualità dell’agroalimentare italiano. L’Italia conta 174 prodotti certificati di cui: 113 Dop, 60 Igp e 1 Stg, per un volume di affari al onsumo pari a 9,2 miliardi di euro/anno. “Non sarà di poco conto”, ha affermato Zaia, “la decisione del prossimo consiglio dei ministri in margine alla proposta della dicitura ‘prodotto itahano’ sulle etichette dei prodotti. Auspico all’interno del governo un vasto dibattito dal quale si esca con le idee chiare e con una decisione che, se sarà positiva, confermerà la volontà unanime di difendere tutta la nostra agricoltura”. Sempre a proposito di qualità, il ministro ha legato la sicurezza alimentare alla produzione italiana affermando che “mangiare italiano è sinonimo nel mondo di mangiare sano. E di qualche giorno fa l’operazione del Corpo forestale dello stato con il sequestro di prodotti a Napoli, che dimostra la volontà di quella tolleranza zero nei confronti di truffatori e sofisticatori che predico e che pratico. Il Sial”, ha concluso Zaia, “rappresenta una vetrina importante per la valorizzazione dei prodotti dell’agroalimentare italiano, un’occasione per far conoscere la qualità del made in Italy nel mondo”.

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