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Italia Oggi

Il Gallo nero canta... In Chianti vendemmia di alta qualità. Raccolto 2008 in calo (-8%), ma l’annata promette bene... Raccolto in leggero calo, ma grande qualità. Questo il risultato della vendemmia 2008 nella zona del Chianti classico. Con le uve ormai in cantina, per il Consorzio del Gallo nero è tempo di tirare le somme. L’annata 2008 sarà caratterizzata sì da un leggero calo, ma anche da una grande qualità che promette eleganza e ottimi aromi. “Le valutazioni non lasciano spazio a dubbi”, commenta il presidente del Consorzio, Marco Pallanti, “il Chianti classico 2008 farà parlare di sé. Un successo figlio, come sempre, della sintesi tra uomo e natura, tra il lavoro del produttore e la reazione della vite a quanto il cielo decide di regalare”.
Per tornare all’analisi dell’annata, il calo è stato minore di quanto prevedibile in estate. “Proprio le piogge e le basse temperature di maggio-giugno, infatti, hanno portato a una minore allegagione dei fiori e all’impossibilità, in alcuni casi, di adottare i trattamenti necessari contro le avversità fungine della vite”, continua Pallanti. “Ma nel periodo più importante per a crescita del frutto, la natura non ha tradito. L’estate secca e siccitosa, infatti, con temperature elevate è stata perfettamente equilibrata dalle piogge di metà agosto, quando alcuni temporali hanno fatto respirare e ridato nuova energia alle viti”. L’ottima escursione termica tra:fine agosto e i primi di settembre ha gestito al meglio l’ultima fase di maturazione delle uve raccolte con im ritardo di circa 10 giorni rispetto alla media delle ultime annate. La vendemmia si è così svolta in un periodo più tradizionale per il Chianti classico, quello tra fine settembre e inizio ottobre. Intanto un gruppo di sei buyer e due giornalisti cinesi ha avuto la possibilità di conoscere il Chianti classico e il suo territorio attraverso incontri con più di 50 aziende in sei diverse “location” selezionate tra i confini del Gallo nero. Workshop con i produttori, degustazioni e visite culturali si sono alternate nell’arco di due giorni dedicati all’incontro con uno dei mercati asiatici più promettenti. Il mercato cinese da solo assorbe più dei 50% del vino consumato dall’Asia e negli ultimi anni ha registrato una crescita di circa l’8% all’anno.

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