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Italia Oggi

Il nebbiolo tira la volata ai piemontesi ... Sentiment 2008... Il nebbiolo costituisce la punta di eccellenza della vendemmia 2008 in Piemonte. Il giudizio arriva da una voce autorevole, l’associazione “Vignaioli piemontesi” che raggruppa il 40% delle aziende private e cooperative della regione che nei giorni scorsi ha presentato i dati ufficiali. La produzione complessiva è stimata intorno ai 2,6 milioni di ettolitri di cui poco più di 2 milioni e 100 mila. rivendicata a doc e docg. Le annate del Barolo, Barbaresco, Roero e Gattinara, tutte con la “denominazione di origine controllata e garantita”, che usciranno in commercio nei prossimi anni si annunciano fin d’ora di ottima qualità. Un motivo in più di ottimismo per i produttori tanto più quando il paragone corre sempre a poco meno dì trent’anni fa quando i grandi “rossi” piemontesi venivano un bel po’ indietro nella classifica della notorietà e delle preferenze rispetto a quelli toscani. Poi una caparbia attività di promozione fece salire l’indice di gradimento. Che continua tuttora in perenne competizione con il Brunello di Montalcino o il Nero d’Avola nonostante la Sicilia abbia goduto di maggiori finanziamenti per la promozione. Barolo, Barbaresco vanno bene sui nuovi mercati del Baltico e della Russia in una misura del 5%, stabilì invece negli Stati Uniti per via del cambio con il dollaro, in Germania come pure in Italia. E’ sempre un grosso risultato se si pensa che, come fa nota Enrico Rossi, titolare di ristorante e wine bar vicino al centro di Milano “Bere un Barolo, vino da meditazione, richiede una certa predisposizione e un buon portafoglio per acquistarlo. “Rispetto ad altre regioni, commenta Claudio Rosso, presidente del Consorzio di tutela di Alba, “il Piemonte ha avuto meno soldi da spendere in promozione e questo è un gap che va superato”. Incalza Eugenio Arlunno, che presiede il Consorzio nei nebbioli dell’Alto Piemonte: “E’ necessario anche dare maggiore ossigeno alla doc Piemonte alla quale devono affiancarsi i “Cru” in previsione di quelle che saranno le norme della nuova Ocm vino.”

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