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Italia Oggi

Piazza Italia, a Pechino arrivano olio e parmigiano ... Ieri, a tre mesi dall’apertura, a Pechino, il sottosegretario allo sviluppo economico Adolfo Urso ha inaugurato ufficialmente il centro di distribuzione di alimentare italiano Piazza Italia, frutto di un investimento congiunto di Crai e Simest. Si tratta, hanno spiegato da Crai, del “più grande food center tutto italiano nel mondo”, e il primo vero investimento di distribuzione retail del made in Italy in Cina. Composto di tre piani, uno dedicato alla distribuzione, uno alla ristorazione veloce e uno a un ristorante di lusso, Piazza Italia ha aperto nella capitale cinese in tre diverse fasi, subito dopo le Olimpiadi di agosto. Obiettivo è riunire sotto il marchio Trading Agro Crai un numero di medie imprese italiane del settore alimentare (hanno aderito alla società Consorzio Grana Padano, Cavit, Conserve Italia, San Daniele Service Srl, Frantoi Artigiani d’Italia, Boscolo Etoile) per costituire un sistema Italia capace di imporsi su un mercato tanto vasto quanto quello cinese. L’investimento, finanziato al 61% dalla Trading Agro Crai e per il restante 39% dalla Simest, fa parte di un progetto più vasto, per cui è prevista una spesa totale di 9 milioni di euro, che prevede l’apertura di 4 negozi bandiera su tutto il territorio cinese e di cui quello di Pechino è il primo progetto pilota. Gli altri dovranno nascere a Tianjin, Shanghai e Hangzhou, e, secondo i programmi degli investitori, dovranno essere capaci di generare un fatturato di 35-40 mln di euro annuo. Dall’Italia dovranno essere importati tutti i prodotti in vendita e quelli utilizzati per la ristorazione, di cui al 40% alimentari confezionati, al 30% formaggi e prosciutti, al 20% vini e al 10% olio di oliva. Quello dell’agro-alimentare è un settore in cui le esportazioni italiane crescono con particolare vigore in Cina: nel 2007 nella classifica di esportatori di prodotti agroalimentari in Cina l’Italia si trovava al 27° posto, con un volume complessivo di 70 mln di euro e una crescita del 30% rispetto al 2006.

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