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Italia Oggi

E sul Prosecco doc c’è fiducia per le sfide ’09 ... Analizzare il presente, per interpretare e gestire il futuro. Con questo spirito, oggi, il Consorzio di tutela del Prosecco doc di Conegliano Valdobbiadene analizza l’enorme messe di dati sfornati dal Centro studi del distretto enologico trevigiano, con contributi di docenti delle università di Padova e di Venezia e di Iri-Infoscan. Una messe di dati che fotografa lo stato della produzione vitivinicola del 2007, ma non solo. Mette a fuoco la valenza fondamentale che lo sviluppo del distretto ha avuto per la crescita dell’intero comparto vitivinicolo trevigiano. Detto subito che il 2007 è stato un anno record (+15%, dopo il +12% del 2006), il 2008 è stato un anno di consolidamento. I primi sei mesi hanno ancora registrato aumenti di vendite, ma la seconda metà dell’anno, a causa della crisi globale, si chiude in frenata. I numeri restano di tutto rispetto: la superficie vitata è di 4.830 ettari, le aziende viticole sono 2.800, le cantine di vinificazione sono 460, gli enologi (dipendenti o consulenti) sono 250, gli addetti del settore enologico sono oltre 1.500; la produzione si è attestata sui 57,3 milioni di bottiglie, di cui 47 di spumante doc (14,6 milioni esportate in tutto il mondo), con un giro d’affari di 350 milioni di euro. Come spiega l’Osservatorio, negli anni i produttori hanno saputo creare un’offerta di prodotto e una varietà di prezzo tali da poter sostenere ogni contingenza. Se continua a crescere la quota di Prosecco spumante doc (82%), il Prosecco frizzante, pure in calo, ha un buon mercato di esportazione. Inoltre, la varietà di prezzi (dai 3 euro del prodotto base ai 12-13 del superpremium) permette di poter raggiungere diverse tipologie di consumatori. Insomma, il distretto è dinamico. Tutto questo, tuttavia, in momenti difficili come l’attuale non basta, Occorre ripensare il sistema anche alla luce della riforma dell’ocm, che scatterà, senza appello, l’1 agosto.
“Se il 2008 si chiude con un consolidamento delle posizioni, dopo un 2007 da record”, afferma il presidente del Consorzio, Franco Adami, “il 2009 sarà un anno storico per le trasformazioni che avverranno e per la crisi globale dei consumi. Tuttavia, continuo a essere ottimista, perché il territorio è in grado di affrontare e superare la crisi globale in corso, con un ulteriore salto di qualità, con l’ottenimento della docg e con un oculata politica di prezzo”. “Al di là dei numeri, che nel 2008, e soprattutto nel 2009, consolideranno le posizioni”, con ferma il direttore del Consorzio, Giancarlo Vettorello, “le sfide che attendono il Prosecco sono tante. Il distretto vuole salvaguardare la denominazione e valorizzare ulteriormente il territorio. Ciò comporterà una serie di passi. Il lavoro preparatorio è già stato fatto, altro ne resta da fare. Da tempo, Conegliano e Valdobbiadene, a tutti i livelli, stanno ragionando sull’ulteriore salto di qualità del vino, ma anche sull’ulteriore sviluppo del territorio; il che significa migliore accoglienza, maggiore tutela del paesaggio. Il discorso si è allargato alla tutela della denominazione, che coinvolge altre aree del Veneto e del Friuli- Venezia Giulia. Le province venete e friulane, insieme alle regioni, stanno lavorando per ridefinire in modo omogeneo la doc Prosecco, vino che in futuro dovrà essere prodotto solo in questo bacino. Nel contempo, Conegliano e Valdobbiadene, territori più vocati, faranno il salto di qualità con l’adeguamento del disciplinare e l’ottenimento della docg. Tutto dovrà essere compiuto entro l’1 agosto 2009”.

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