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Italia Oggi

Vini, cappello cooperativo su Giv ... Dopo la fusione di Riunite e Giv... Cantine Riunite-Giv e il Gruppo italiano vini chiudono il cerchio con una duplice operazione, già in atto da alcuni mesi, ma che vedrà la conclusione il 31 dicembre. Cantine Riunite di Reggio Emilia e Giv di Modena, i due poli cooperativi del settore vitivinicolo italiano, si sono fuse l’1 settembre scorso, contribuendo così a creare una massa critica rilevante, composta da oltre 2.800 soci viticoltori, da 1 milione di quintali di uve lavorate e da un fatturato congiunto 2007-2008 che ha sfiorato i 150 milioni di euro e ha superato i 9,5 milioni di casse da 9 litri vendute. Questi due colossi, che già facevano parte della compagine societaria del Gruppo italiano vini, con la loro quota congiunta del 65% hanno così deciso di acquisire il Giv, liquidando gli altri soci, il colosso del vino, quindi, si rafforza ulteriormente, agendo su due direttrici: l’ulteriore implementazione del sistema cooperativo sui mercati nazionale e internazionale e l’acquisizione di un gruppo che annovera tra i suoi 14 marchi alcune eccellenze dell’enologia nazionale. Non solo: la profonda ristrutturazione porterà allo scorporo di alcune attività cooperative (soprattutto commerciali), come Coltiva, che passeranno in carico a Giv. Ci permetterà non solo di migliorare l’efficienza e la redditività del gruppo, ma porterà i fatturati a una massa critica di oltre 450 milioni di euro. Ma la complessa operazione messa in atto in questi mesi non è finita: ieri è stato annunciato che Giv ha acquisito il marchio Bolla, storica cantina veronese, dal gruppo americano Brown Forman. Quest’ultimo, nel 2006, aveva già ceduto al Giv la storica cantina di Pedemonte, ma aveva mantenuto il marchio e la distribuzione sui mercati esteri; questi ultimi sono stati definitivamente ceduti a Giv il 10 dicembre scorso. Giv potrà ora sviluppare nuove strategie commerciali sui mercati esteri, dove Bolla già vende 8 milioni di bottiglie (sui 16 prodotti, con un fatturato 2007-2008 di 40 milioni di dollari). L’acquisizione di Giv da parte di Riunite-Civ non comprometterà l’autonomia gestionale di Giv, come hanno ribadito Corrado Casoli, presidente Riunite-Civ e Vanis Bruni, presidente di Giv. Dal canto suo, l’a.d. di Giv, Emilio Pedron ha voluto sottolineare l’impegno strategico di Giv nel voler investire, in un momento di generale crisi, così da essere pronti per le niolte sfide che, nel 2009, attendono il mondo del vino.

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