02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Italia Oggi

Così il Dolcetto vien dalle Langhe. Al 100% ... Sarà possibile ottenere il Dolcetto delle Langhe Monregalesi, anche nella tipologia superiore, solo da vitigno 100% dolcetto. Inoltre, per entrambe le tipologie, vengono ampliate le zone di produzione, delimitate quelle di vinificazione ed elencate in maniera più precisa le caratteristiche proprie di ciascuna tipologia. Sono queste le novità proposte dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco, Alba, Langhe e Roero, per il tramite della Regione Piemonte, per modificare il disciplinare di produzione di questa Doc, e approvate la settimana scorsa dal Comitato nazionale vini. Nell’attuale formulazione, l’aspetto che assume maggiore rilievo è proprio la definizione precisa e distinta delle due tipologie (quella classica e quella superiore ) in tutto il disciplinare e non più solo nella parte destinata alla etichettatura, designazione e presentazione dei vini. Questo significa specificare le rese per ettaro (anche se coincidono) e il volume alcolometrico delle singole tipologie (11 vol % per la denominazione classica e 12% per quella superiore ), le diverse prescrizioni per la vinificazione, ecc. Sotto il profilo geografico, la scelta è quella di ampliare la zona di produzione relativamente al comune di Piazzo prima compreso solo parzialmente e, al contrario, ridurre la zona di vinificazione, che ora comprende province di Cuneo, Imperia e Savona, escludendo queste ultime due in quanto, in queste due province, come attestato dalla CCIAA. competente, non si è mai vinificato fin dal momento del riconoscimento della Doc (1974). Alcune considerazioni sull’introduzione della tipologia con menzione vigna. Questa richiede che: le uve provengano totalmente dal medesimo vigneto; la menzione sia iscritta nella “Lista positiva” istituita dall’organismo che detiene l’Albo dei Vigneti della denominazione; che chi la utilizza abbia effettuato la vinificazione delle uve e l’imbottigliamento del vino; queste pratiche siano state fatte in recipienti separati e la menzione “vigna” seguita dal toponimo sia stata riportata nella denuncia delle uve, nei registri e nei documenti di accompagnamento in caratteri di dimensione pari al 50% o inferiori, al carattere usato per la denominazione di origine.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su