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Italia Oggi

Parte il programma wine in moderation ... Strart up del programma italiano wine in moderation, dove la filiera cerca di capire come e se può veramente fare squadra. Dall’azienda agricola al commerciante, passando per la trasformazione e il distributore, tutti dovranno lavorare per sviluppare progetti che ricreino, specie nei giovani, un approccio corretto con le bevande alcoliche, Mercoledì scorso, a Roma, il piano è stato presentato dall’Uiv (Unione italiana vini) nell’ambito di Enotria 2009, quale impegno del settore per il triennio a venire. Si tratta di un programma triennale di comunicazione, partito alla fine del 2007, che deve seguire un preciso protocollo comune, dotato di strumenti operativi precisi, che gode del sostegno e della supervisione della Commissione europea e dell’impegno fattivo ed economico di 24 organizzazioni di prodotto nazionali raccolte sotto l’egida del Ceev, Comitato europeo delle imprese vitivinicole, del Comitato degli agricoltori e delle cooperative europee (Copa e Cogeca) e della Confederazione europea dei viticoltori indipendenti (Cevi). “Attualmente i paesi che stanno sperimentando per primi l’attuazione nazionale di questo programma sono sei: Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Uk ed Italia”, racconta Josè Ramon Fernandez, direttore generale Ceev. “A fine marzo presenteremo i risultati dei primi sei mesi e a fine aprile la Commissione europea tirerà le somme per valutare, in itinere, se quanto è stato fatto porterà agli obiettivi prefissati per l’anno in corso”.

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