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Crisi? Tasca resta hi-tech ... Confermare i risultati economici 2008 in un anno in cui il mondo del vino naviga a vista. E’ l’obiettivo a cui Tasca D’Almerita, storica azienda vitivinicola palermitana con una produzione 2008 di 3 milioni di bottiglie per un fatturato che ha sfiorato i 17 mln di euro, avendo messo a segno un incremento del 3% rispetto ai 16,6 milioni realizzati del 2007. Nonostante la congiuntura economica sfavorevole Tasca demerita non rinuncia a portare avanti nuove iniziative, come il progetto ospitalità presso la Tenuta Regalali, tramite la ristrutturazione di antichi bagli, attività che si affiancherà quest’anno a quella svolta a Capofaro. E’ inoltre più che mai impegnata a portare avanti il progetto Extesa, messo a punto in collaborazione con la società Led engineers nell’ambito di un bando Ict del ministero dello sviluppo ergonomico, la cui implementazione avviata tre anni or sono, sta consentendo all’azienda, ma anche alle altre 20 imprese coinvolte, di migliorare la loro efficienza. “Abbiamo adottato”, spiega Alberto Tasca, amministratore delegato dell’azienda di famiglia, “un modello di gestione aziendale innovativo, incentrato sull’informatizzazione spinta, ovvero sull’adozione del software Erp LookOut, che ci permette non salo di controllare il percorso dell’uva dal vigneto fino alla bottiglia sullo scaffale, ma anche d’individuare e correggere inefficienze legate alla gestione della qualità, dei costi industriali e della logistica, liberando così risorse che possono essere poi riallocate in maniera più produttiva”, E sul mercato: “Il buon andamento dei primi nove mesi del 2008”, racconta Tasca, “ci ha consentito di chiudere l’esercizio con tutti gli indicatori economici positivi”. Ciò non taglie che nell’ultimo trimestre dello scorso anno l’azienda non abbia, avvertito i contraccolpi della crisi. Nel primo trimestre di quest’anno” prosegue Tasca, “a fronte di un mercato italiano che regge, avvertiamo una leggera flessione all’estero, che pesa per il 42% alla formazione del nostro fatturato”.