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Italia Oggi

Grandi Cru e Zaia: no al vino vietato ... Asse tra il ministro alle politiche agricole, Luca Zaia, e il comitato Grandi Cru d’Italia, presieduto dal marchese Vittorio Frescobaldi, in relazione alla battaglia ingaggiata dal ministro contro la proposta di portare a zero il tasso alcolemico nel sangue per chi guida. E, parola di Zaia, per la “difesa del vino, contro ogni campagna ideologica tesa a criminalizzarne il consumo”. Il ministro alle politiche agricole ha pubblicamente ringraziato i componenti del Comitato, per aver tributato, durante la propria assemblea annuale al Vinitaly, un caloroso, lungo applauso all’affermazione del ministro: “Chi beve due bicchieri di vino non è mai un ubriaco e quindi non rappresenta un pericolo per nessuno”. L’associazione Grandi Cru d’Italia riunisce i 130 migliori produttori italiani di vino. Costoro, pur essendo per qualità della loro produzione al di fuori della polemica su chi vorrebbe portare a zero il tasso alcolico (impedendo quindi di bere vino, ndr), hanno “apprezzato la voce che il ministro ha levato a difesa di un prodotto della terra, che contiene anche alcol ma, soprattutto, molte altre sostanze utili per la salute. Comprese quelle antiossidanti che in base a tutti gli studi pubblicati sulle più reputate riviste scientifiche ha solo effetti benefici sull’apparato cardiaco, l’invecchiamento e l’apparato digerente”. “Con il vino di alta qualità non ci si ubriaca. E due bicchieri di vino a pasto”, recita una nota del Comitato Grandi Cru, “non ubriacano nessuno ma procurano solo il piacere di un prodotto straordinario, lasciato in eredità da greci e romani”. Di più : “I vini non sono superalcolici (un vino non può avere, infatti, più di 15°, e soprattutto non sono droghe”, attacca il comitato. E per bocca del suo pastpresident, Piero Antinori, afferma: “Il vino non può essere confuso con altri prodotti non della terra”. Sulla scorta di queste posizioni il comitato si è detto pronto a “ difendere in ogni sede il valore benefico del vino” per contrastare “demonizzazioni o speculazioni come quelle in atto”. Trovando l’appoggio istantaneo del ministro Zaia, che ha chiosato: “sono d’accordo con Piero Antinori quando sostiene che il vino non va confuso con altri prodotti non della terra”.

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