02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Italia Oggi

Grandi Cru, assegnati i premi 2009 ... Nella serata di venerdì 3 aprile si è tenuta la tradizionale cena di gala organizzata dal Comitato dei Grandi Cru d’Italia, che ogni anno raduna a Verona i più importanti giornalisti e operatori del mondo del vino, italiano e internazionale, insieme ai soci del Comitato, per premiare le migliori firme e le migliori pubblicazioni, italiane e internazionali, che si occupano di vino. Nella splendida cornice di Cortile del Mercato Vecchio, i quasi 400 invitati hanno assistito alla consegna dei premi ai migliori giornalisti enologici dell’anno, scelti e votati dai 130 membri dei Grandi Cru d’Italia, da parte di Vittorio Frescobaldi e di Paolo Panerai, presidente e vicepresidente del Comitato: i vincitori sono stati Alessandro Torcoli, di Civiltà del bere, Juancho Asenjo di ElMundovino.com, ex aequo con Jo Cooke di Wine Spectator come migliori giornalisti giovani, italiano e straniero. Gli altri riconoscimenti sono andati a Marcello Masi, vicedirettore del Tg2 e curatore della rubrica Eat Parade, e a Marco Sabellico del Gambero Rosso, ex aequo, nella categoria dedicata al migliore giornalista italiano dell’anno, e a Michéle Shah (Wine Business International, Decanter e Sommelier India), come migliore giornalista non italiano dell’anno. Per quanto riguarda le pubblicazioni, invece, i componenti del Comitato hanno scelto la Guida de l’Espresso, come miglior testata o guida italiana, e il magazine The WineAdvocate, nella categoria dedicata alla migliore testata o guida internazionale. Nel corso della cena di gala, sono intervenuti, in collegamento dagli Stati Uniti, Sirio Maccioni (Le Cirque) e Antonio Galloni (The Wine Advocate), e da Bordeaux Mathieu Chardronnier (négociant CVBG) e Valentin Lillet (Courtier LES GRANDS CRUS) che hanno espresso i loro diversi punti di vista sul tema comune de “I1 vino durante e dopo la crisi”. Questo è stato anche l’argomento dello speech tenuto da Michael Yurch, della più famosa enoteca al mondo ora in Park Avenue a New York, Sherry Lehman, e del collegamento telefonico di Jancis Robinson del Financial Times, che non potendo essere fisicamente presente ci ha tenuto a salutare la platea, portando la sua esperienza di grande esperta internazionale. Il messaggio lanciato ai partecipanti della serata è stato comune: in una contingenza negativa come questa, in cui la reazione iniziale dei clienti è una generalizzata contrazione dei consumi, occorre tornare all’essenziale e ricordarsi che i consumatori, confusi e al peggio frustrati, si rivolgono verso ciò che considerano meno complicato. “Per evitare che l’Italia un giorno perda la sua posizione di nazione produttrice dei migliori vini del mondo, dobbiamo creare vini grandiosi, di grande spessore, che i nostri soci e i nostri clienti possano facilmente capire apprezzare e permettersi”, ha commentata Yurch. Il Comitato dei Grandi Cru d’Italia, l’associazione sul modello francese che riunisce i produttori che negli anni hanno prodotto i vini di più alta qualità, secondo i rating delle guide e delle riviste, riunitosi a Verona per la tradizionale assemblea, ha chiesto a gran voce al Vinitaly di accordarsi con le autorità di Bordeaux per creare un calendario condiviso degli eventi, in modo da evitare sovrapposizioni con le degustazioni en primeur che si tengono in Francia, impedendo così ad alcuni fra i principali giornalisti, commentatori e professionisti del settore di essere presenti a Verona.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su