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Italia Oggi

In Trentino parte il recupero del vitigno Bicò ... Prende il via in Trentino e, per la precisione, nella valle del Chiese, il progetto di recupero di un vitigno locale: il Bicò, dal quale la bibliografia racconta che nel passato si ricavava un vino rosso, con caratteristiche di colore abbastanza intenso e sapore leggermente acido per la presenza di tannini verdi. L’iniziativa, promossa dal Consorzio Bim (Bacino imbrifero montano) del Chiese, che tradizionalmente si occupa della valorizzazione delle produzioni locali (fra le altre la farina di Storo) e cofinanziato dal consorzio stesso con uno stanziamento di 180 mila euro nei prossimi sei anni, vede il coinvolgimento diretto dell’istituto Agrario San Michele all’Adige-Fondazione Edmund Mach (Iasma), fra le cui attività core rientra proprio il recupero di vecchie varietà di vite coltivate in Trentino. “Si tratterà di un lavoro piuttosto lungo” spiega a ItaliaOggi l’agronomo Marco Stefanini, responsabile della piattaforma mantenimento del germoplasma dello Iasma, “in quanto innanzitutto dobbiamo verificare tramite analisi molecolari e chimiche se, fra gli esemplari di viti individuati, ve ne sono alcuni che rispondono al 100% alle caratteristiche del vitigno Bic oppure se si tratta semplicemente di ibridi non moltiplicabili in base alle normative italiana ed europea. Poi passeremo a fare campi di confronto su terreni messi a disposizione da alcuni agricoltori locali. Avremo così la produzione di uve da cui ottenere un vino le cui caratteristiche corrispondano alle descrizioni che abbiamo dell’antico Bicò e che al contempo possa avere un riscontro di pubblico”. Dalle indagini già condotte dallo Iasma, nella valle del Chiese sono dai 600 ai 700 gli ha che presentano caratteristiche compatibili con la viticoltura, anche se, almeno in fase iniziale, sarebbero sufficienti 20-30 ha per garantire un minimo di continuità alla produzione del Bic . Sul fronte produttivo, la Cantina Sociale delle Sarche si è candidata come eventuale entità disponibile a valorizzare, con una adeguata trasformazione, le uve provenienti dalla valle del Chiese.

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