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Italia Oggi

Giù i prezzi alla produzione ... Report Ismea sui trend di mercato. In un mese ortaggi a -36%. Male vino e olio... Andamento in negativo per i prezzi alla produzione di prodotti agricoli. Sia su base mensile, il calo tra aprile e marzo è stato del 4,7%, sia su base annuale con una discesa dell’11%. Sono le rilevazioni di Ismea che ha confrontato l’indice dei prezzi negli ultimi dodici mesi. “Quando ci sono aumenti si grida allo scandalo, quando ci sono diminuzioni tutto va bene. Ma per l’agricoltore e il consumatore non cambia niente”. Il commento è di Arturo Semerari, presidente di Ismea. “Consumatori e agricoltori sono l’anello debole della filiera, in cui si assiste ad azioni speculative. Anche perché chi dovrebbe avere la funzione di calmierare i prezzi, ovvero la distribuzione, Gdo compresa, non lo fa. Quando i prezzi alla produzione aumentano ci rimettono i consumatori, ma gli agricoltori non ci guadagnano. Quando scendono, i consumatori non traggono beneficio e a rimetterci sono gli agricoltori”. Per Semerari vale un caso su tutti, la pasta. “Nel caso dei cereali si è arricchita soltanto la parte a valle della filiera. Per gli agricoltori il calo dei prezzi è stato del 45%, il grano duro addirittura del 59,1%. Se si va a vedere la pasta, che si fa con il grano duro, si è avuto un +9% nell’anno”. Anche le quotazioni di vini e oli di oliva, prodotti del paniere delle eccellenze del made in Italy agraoalimentare, su base annua hanno registrato riduzioni, rispettivamente, del 25,8 e del 25,2%. “Due cali che ci preoccupano molto, in particolare quello dell’olio”, sostiene il presidente di Ismea. “Il settore vive una crisi profondissima con prezzi estremamente bassi anche a causa della facilità con la quale le nostre aziende sono passate in mano straniera. E oggi si vende per italiano olio che non lo è affatto”. Per quanto riguarda il vino, invece, “si assiste a un ridimensionamento dei prezzi dopo che negli ultimi anni si era avuta una politica di eccessivo rialzo da parte dei produttori”. Per tornare alle rilevazioni, i cali congiunturali più significativi li hanno avuti gli ortaggi, -36,6% in un mese, anche se tengono bene, +13,3%, su base annua. Trend in rialzo per frutta,+3,1%e colture industriali, +4,3%.

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